Easyjet. Donna israeliana fa causa per discriminazione di genere

Easyjet. La compagnia aerea a basso costo britannica viene trascinata in una causa legale da una donna israeliana a causa di episodi spiacevoli accaduti in viaggio

EasyJet
EasyJet – Foto dal web

Si chiama Melanie Wolfson, la donna 38enne anglo-israeliana che sta portando in causa il colosso dei voli low cost EasyJet.

Il motivo riguarda due episodi accaduti in momenti differenti alla stessa persona durante  viaggi avvenuti con la compagnia aerea. Chiede un risarcimento di 15mila sterline. Scopriamo il motivo.

Melanie Wolfson era diretta da Tel Aviv a Londra acquistando regolare biglietto e dopo che le fosse stato assegnato un posto. Prima del decollo le è stato chiesto di spostarsi poichè due uomini ebrei ortodossi, i cui posti erano casualmente accanto al suo, hanno imposto di non volersi sedere accanto a lei in quanto appartenente al genere femminile, adducendo motivazioni religiose.

Dopo averle offerto una bevanda calda, gli assistenti di volo le hanno proposto gentilmente un cambio di postazione. All’inizio Melanie ha acconsentito per evitare ritardi e disagi agli altri passeggeri. Tuttavia, la vergogna, l’umiliazione e la rabbia per l’accaduto erano forti dentro di lei.

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EasyJet. Causa legale in corso per discriminazione di genere

A quanto pare il copione si è ripetuto identico a bordo di un altro volo EasyJet. Stavolta però la donna non ha voluto assolutamente cedere il proprio posto, si è sentita vittima di una discriminazione di genere. L’aereo è potuto decollare solo perché altre due passeggere si sono spostate.

Poiché non ha ricevuto risposta ai suoi reclami, Melanie Wolfson ha avuto il supporto della Irac, l’Israel Religious Action Center. Secondo gli avvocati che stanno seguendo il suo caso, è stata violata la legge israeliana che protegge i cittadini da discriminazione sulla base di razza, religione, nazionalità, terra di origine, sesso, orientamento sessuale, politica visualizzazioni o stato personale.

EasyJet non ha sede a Israele, tuttavia in quel momento l’aereo si trovava su suolo israeliano e il personale doveva attenersi alle regole dello Stato.

Non è la prima volta che la Irac si batte per una storia simile. La compagnia di bandiera israeliana ha perso una causa nel 2017 contro una donna di 82 anni, Renee Rabinowitz, sopravvissuta all’Olocausto, che dovette cedere il proprio posto in quanto nata di genere femminile.

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Dal canto suo EasyJet ha fatto sapere che le questioni sulle discriminazioni di ogni tipologia sono prese molto seriamente dalla compagnia, si riservano però dal commentare poiché la causa legale è ancora in atto.

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