Ufficiale francese sospettato di spionaggio per la Russia

È stato aperto un caso giudiziario contro un ufficiale francese di stanza in una base della NATO in Italia, per aver fornito documenti sensibili alla Russia

Florence Parly (fot dal web)
Florence Parly (fot dal web)

I precedenti di un caso del genere riguardante una spia francese sospettata di tradimento sono rari (una decina di casi dalla guerra fredda, secondo l’Agence France-Presse) e il governo, che ha confermato alcune delle rivelazioni di radio Europa 1 attraverso il suo Ministro dell’Arma, ha portato il caso in tribunale. Oggi il ministro Florence Parly è stata ascoltata confermando che “un alto funzionario sta affrontando un procedimento legale per violazione della sicurezza”.

Invitata ad una conferenza stampa straordinaria in cui erano presenti radio Europe 1, CNews ed il quotidiano Les Echos, Florence Parly ha aggiunto sobriamente che il governo aveva “preso tutte le garanzie necessarie”. Ora la giustizia dovrebbe essere in grado di fare il suo lavoro in conformità con la segretezza dell’indagine.

Ma di cosa viene incolpato l’ufficiale chiamato in giudizio? Secondo Europe 1, l’accusato è un tenente colonnello di stanza presso l’Allied Joint Force Command (JFC), a Lago Patria, frazione di Giugliano in Campania, nella città metropolitana di Napoli, recentemente incriminato per aver fornito “documenti secretati” ai servizi segreti russi.

L’ufficiale francese era in licenza, avvisato dal Governo francese del suo arresto

Base NATO Napoli (foto dal web)
Base NATO Napoli (foto dal web)

Secondo la radio, è stato arrestato dalla Direzione Generale della Sicurezza Interna (DGSI) circa dieci giorni fa al termine della sua vacanza in Francia, mentre stava tornando in Italia, e poi posto in custodia cautelare.

L’AFP è stata informata da “una fonte giudiziaria” che un ufficiale francese di stanza all’estero era stato incriminato e incarcerato il 21 agosto a Parigi, in particolare per “intelligenza con una potenza straniera che mina gli interessi fondamentali della nazione“, ma anche “consegna di informazioni a una potenza straniera“, “raccolta di informazioni che violano gli interessi fondamentali della Nazione al fine di consegnarli a una potenza straniera” , e “compromesso del segreto della difesa nazionale da parte di una persona custode di questo segreto“.

Europe 1 ha anche rivelato maggiori dettagli sul profilo del soldato: “sulla cinquantina e padre di cinque figli”, che si dice abbia “radici familiari lontane in Russia, buona padronanza della lingua di quel Paese“. Le fonti spiegano che ancora mentre era in servizio in Italia è stato visto “in contatto con una spia russa”, aggiunge la radio, sottolineando che tale tradimento può essere punito fino a 15 anni di reclusione.

L’uomo era in licenza ed è stato avvisato dal Governo francese del suo arresto e che quindi ora si occuperà del suo processo per direttissima, diversamente la procedura sarebbe ricaduta sotto la giurisdizione italiana.

Base NATO Napoli (foto dal web)
Base NATO Napoli (foto dal web)

La relazione del Ministero, datata 22 luglio, ha portato all’apertura di un’inchiesta giudiziaria da parte della procura il 29 luglio per “tradimento da parte dell’intelligence con una potenza straniera e la raccolta di informazioni per consegnarli a una potenza straniera”, secondo la fonte giudiziaria di AFP.

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