Ritorno a scuola sempre più vicino: tutte le regole delle regioni

Da lunedì 14 settembre riparte la scuola. Vediamo le regole principali che si applicheranno nelle varie regioni.

Ritorno a scuola sempre più vicino: tutte le regole delle regioni
Never stop learning (foto Pixabay)

Lunedì 14 settembre riparte la scuola e anche se ci sono ancora nodi cruciali da sciogliere sulle regole da applicare, per contenere il più possibile la diffusione del Covid-19, il tempo per le valutazioni e l’organizzazione è praticamente esaurito.

Le Regioni, nell’assenza di una normativa uniforme e organica, hanno stabilito ognuna per il proprio territorio le regole a cui dovranno attenersi le scuole.

Si tratta di regole diverse a partire dal fatto che non in tutte le regioni la scuola ricomincerà lunedì 14 settembre (lo faranno 12 regioni oltre alla provincia di Trento).

Tra quelle che non hanno posticipato l’inizio delle lezioni c’è la Regione Piemonte che con un’ordinanza ha previsto un doppio obbligo: i genitori dovranno annotare sul diario o appositi moduli la temperatura dei figli e le scuole dovranno verificare che ciò sia stato fatto.

Una previsione, questa, che ha portato la Ministra Azzolina a dichiarare «Non escludiamo la possibilità di aprire un contenzioso con la Regione Piemonte e impugnare il decreto del presidente Cirio».

Inoltre, in Piemonte i tamponi degli studenti avranno la priorità in tutti i 27 laboratori allestiti dall’inizio dell’emergenza in Piemonte.

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La ripartenza della scuola in Toscana, Lombardia, Campania, Lazio, Veneto e Liguria

Ritorno a scuola sempre più vicino: tutte le regole delle regioni
Studente con mascherina (foto Pixabay)

La Regione Toscana, invece, ha concluso contratti libero-professionali con tutti i medici attivi nonché specializzandi e pensionati per la durata di tutto l’anno scolastico.
Lo scopo è quello di rispondere alle esigenze di personale medico per le attività sanitarie previste dai protocolli del ministero dell’Istruzione in vista dell’apertura dell’anno scolastico.

La Lombardia ha emanato un’ordinanza oggi che «raccomanda fortemente la rilevazione della temperatura nei confronti dei genitori/adulti accompagnatori e dei bambini, all’ingresso della sede dei servizi educativi e delle scuole dell’infanzia. In caso di temperatura superiore ai 37.5°C per il minore o per il genitore/accompagnatore non sarà consentito l’accesso alla sede. E il genitore/accompagnatore sarà informato della necessità di contattare il medico curante proprio o del bambino. Anche in caso di febbre del genitore/accompagnatore, il minore non potrà accedere al servizio».

In Campania le scuole saranno dotate di termoscanner per la misurazione della febbre prima dell’ingresso a scuola che comunque riprenderà il 24 settembre e non già lunedì 14.

Inoltre, sarà effettuato uno screening su tutto il personale scolastico, a pena di multe che vanno dai 400 fino ai 3mila euro.

Anche nel Lazio, in Veneto e in Liguria si pensa ai test salivari.
Luca Zaia, ad esempio, ha annunciato che la Regione Veneto punterà sui controlli sulla saliva più che sui tamponi.
Nello stesso senso si è espresso il governatore della Liguria Giovanni Toti.

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