10 domande a Eliana Michelazzo, dal coronavirus al Prati Gate

Eliana Michelazzo si è raccontata a 360° in una video interista a YesLife. Dalla malattia trascorsa in casa fino all’esperienza che l’ha portata al successo ed i progetti per il futuro

Eliana Michelazzo

Eliana Michelazzo si è fatta conoscere tramite la tv nel lontano 2009 con la sua partecipazione a Uomini e Donne in veste di corteggiatrice e da qui ha avuto un grande successo.

Chiusa la parentesi tv, ha deciso di lavorare dietro le quinte con la sua agenzia con la quale ha seguito diversi volti tv. Tra questi anche Pamela Prati arrivando alla ribalta proprio con il Prati Gate. Da allora nessuno ha dimenticato più Eliana che oggi è seguitissima anche sui social.

Eliana, in agosto, è risultata positiva al coronavirus dopo aver trascorso le vacanze in Sardegna e da diversi giorni si trova in isolamento a casa sua. Con lei abbiamo chiacchierato in una video intervista in cui si è raccontata a 360° parlando della sua vita, privata e professionale.

Eliana, come stai innanzitutto? Come stai trascorrendo la tua quarantena? Chi ti manca di più?

Mi manca tantissimo la mia mamma, ha 80 anni ed è la persona a cui tengo di più al mondo e mi dispiace perché è molto preoccupata. Sono 22 giorni che sono chiusa in casa e ovviamente non posso uscire. Non ho passato bene questa quarantena, io sono stata asintomatica all’inizio e poi purtroppo ho riscontrato tanti malesseri: dolori muscolari e articolari, alla schiena, mal di testa, gola ingrossata e tonsille gonfie e questo mi ha buttato molto giù. Poi ho perso l’olfatto e il gusto. Ci sono state mille paure anche perché io non ho avuto assistenza medica. Grazie ad un papà di un mio amico che fa il medico ho iniziato a prendere delle medicine. Oggi sono di nuovo sotto antibiotico e mi sento molto debole. Ho perso peso e sono abbastanza debilitata.

In questi giorni l’hai denunciato più volte sui social, poca assistenza data ai malati di Covid che stanno a casa. Cosa si dovrebbe fare secondo te?

C’è bisogno di assistenza e quindi di più persone che si occupino della gente che si trova a casa, anche per fare una chiamata al giorno perché a livello psicologico sei da solo a casa e hai paura. Si dovrebbe intervenire subito soprattutto quando il medico di base è assente, come nel mio caso. Ho provato a rintracciarlo ma non mi ha mai risposto. E così ho contattato la direzione della Regione Lazio, il direttore mi ha contattato immediatamente,  però non è giusto che sia io che mi debba inventare qualsiasi cosa per avere assistenza. Così mi hanno suggerito di aspettare per fare il tampone visto che ho ancora qualche sintomo.

Questa esperienza cosa ti sta insegnando? C’è un messaggio che vuoi dare a chi ti segue?

A volte possiamo sembrare noiose ma parliamo a tutti. Io ho comunicato con tutte le persone che hanno il coronavirus che sono a casa e sono depresse. Perché anche se non hai sintomi sei chiuso a casa come se avessi fatto qualcosa di illegale e ti hanno messo agli arresti domiciliari. Il consiglio che posso dare è quello di parlare sempre con qualcuno e poi dico, adesso, fate prevenzione. Io quando ero in Sardegna non ne ho fatta molta e dico ora, è importante. Ora il virus colpisce soprattutto in maniera asintomatica e non si può dire se lo si ha o no. Io all’inizio non ho avuto sintomi, non te ne accorgi quando arriva. È importante tenere la distanza e fare il test spesso perché i contatti, anche se minimi, ce li abbiamo tutti.

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Mettiamo da parte la malattia e parliamo di lavoro. Alla fine dello scorso anno hai pubblicato il tuo primo singolo “Riparto da me”. Com’è nato questo progetto?

Questa canzone l’ho fatta per far capire alle persone il mio stato d’animo in quei 10 anni in cui sono stata chiusa in quella campana di vetro. Da quel momento lì io sono ripartita da me e il nome della canzone me lo sono anche tatuata. Ora ho nuovi progetti da fare: sto per condurre un programma televisivo su Torino e sarà una cosa molto bella perché a livello professionale mi gratificherà tanto. Sarà una nuova avventura.

Cosa ci puoi anticipare?  

Si parlerà di donne e del sociale, saranno 13 puntate registrate e poi sapremo dove sarà la messa in onda.

Ti rivedremo ancora nelle vesti di cantante?

Io sto studiando musica e canto perché mi piace e sicuramente farò un’altra canzone, questo è certo. Poi quello che verrà verrà.

 

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Il Prati Gate ti ha portato alla ribalta e per un periodo non si è parlato altro che di te. Pensi di aver pagato troppo caro il successo?

Certamente sì, mi è stato fatto un danno a livello di lavoro per quanto riguarda la mia agenzia. Quando si chiuderà la situazione legale chiederò il risarcimento danni per quello che mi è stato fatto. Spero il prima possibile di trovarmi davanti ad un giudice e di mettere un punto a questa situazione nella quale io ho le mie ragioni e potrò replicare per darmi quello che mi spetta.

Continui a lavorare ancora con la tua Aicos Management? Come ti sei riorganizzata?

Con l’agenzia ho ripreso a lavorare ma non è facile, dico la verità. Sto lavorando poco rispetto a prima, le influencer sono diminuite molto e spesso riesco a fare più sponsor io sui social che le influencer che seguo con l’agenzia perché a volte le aziende scelgono me anziché le ragazze che seguo anche se preferisco far lavorare sempre loro, a me piace fare la manager.

Tutti ti abbiamo conosciuto tramite la televisione, ma chi è Eliana Michelazzo veramente?

Eliana Michelazzo è quella donna che sembra tanto sveglia ma sveglia non è. Si è fatta manipolare per tanto tempo perché credeva alle favole. Sono un’eterna sognatrice e non cambierò mai, sono così come mamma mi ha fatto. Sbagliando impari ma si continua a sbagliare ancora in tante cose. Rimarrò così, un po’ troppo buona, dovrei diventare più cattiva. Non mi piace cambiare: siamo persone e siamo tutti uguali. Posso andare in televisione e diventare famosa ma io la mia umiltà non la voglio perdere mai, voglio rimanere quella persona della porta accanto e l’amica che ci sta sempre. Io sono rimasta quella, la ragazza che il pubblico ha conosciuto nel 2009 a Uomini e Donne. Non mi sono mai montata la testa.

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E per il futuro come ti vedi? C’è qualche sogno nel cassetto che vorresti realizzare?

Speriamo di trovare una persona che mi ami e di fare dei bambini. Questo è sempre stato il mio sogno. Vorrei avere un figlio e trovare chi vuole avere un figlio con me. Oggi spesso la responsabilità fa paura e se non troverò una persona che mi sta accanto farò l’inseminazione artificiale, io sono cresciuta da sola con mia mamma perché mio padre è morto quando io avevo solo un anno e posso dire di essere cresciuta bene. Un figlio può crescere anche solo con la mamma, certo ci saranno tante difficoltà in più però alla fine se una donna è forte ce la fa.

FRANCESCA BLOISE

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