Cagliari, bambina scomparsa dopo un incendio: genitori condannati a 20 anni

I genitori della piccola Esperanza, la bambina scomparsa due anni fa a Cagliari, sono stati condannati a 20 anni di reclusione.

Tribunale martina rossi
(Getty Images)

Il Gup del Tribunale di Cagliari ha condannato a 20 anni di reclusione i genitori della piccola Esperanza, la bambina di 20 mesi di cui si sono perse le tracce nel dicembre del 2018. La bimba era scomparsa dalla roulotte, nella quale viveva con la famiglia nel capoluogo sardo, ritrovata incendiata. Secondo l’accusa la coppia avrebbe ucciso la figlia e poi fatto sparire il cadavere che non è mai stato ritrovato. Per queste ragioni, il giudice per le indagini preliminari ha condannato i due imputati per omicidio volontario, occultamento di cadavere, simulazione di reato e incendio doloso accogliendo parzialmente le richieste del pm che chiedeva una pena di 30 anni.

Leggi anche —> Marco Vannini, la richiesta di condanna ai Ciontoli del PG

Cagliari, si chiude il processo per i genitori della bambina scomparsa nel 2018: condannati a 20 anni di reclusione

Bambino
(Getty Images)

Si è concluso il processo con rito abbreviato per Dragana Ahmetovic e Slavko Seferovic, i genitori della bambina di 20 mesi sparita nel nulla circa due anni fa. La piccola Esperanza era sparita il 23 dicembre del 2018 in seguito ad un incendio che aveva distrutto la roulotte dove viveva con la famiglia nella periferia di Cagliari. Scattate le indagini, come riporta Fanpage, gli inquirenti avevano disposto l’arresto dei genitori che, nel corso di questi mesi, avevano fornito versioni contrastanti. Agli investigatori, in un primo momento, avevano parlato di un rapimento, successivamente di una morte per soffocamento della bambina ed, infine, la madre aveva accusato il padre dell’omicidio per poi ritrattare ed assumersi le responsabilità di quanto accaduto.

Le indagini sono proseguite, ma purtroppo il corpo della bimba non è mai stato ritrovato, neanche nei luoghi indicati dagli stessi genitori. I due sono stati, dunque, rinviati a giudizio ed hanno optato per il rito abbreviato. Il processo si è concluso nei giorni scorsi ed il Gup del Tribunale di Cagliari ha condannato i due imputati a 20 anni di reclusione, accogliendo in parte la richiesta di una pena a 30 anni formulata dal pm Guido Pani. Le accuse per i due genitori, a cui sono state riconosciute le attenuanti generiche, sono di omicidio volontario, occultamento di cadavere, simulazione di reato e incendio doloso.

Leggi anche —> Lite tra vicini finisce in tragedia: uomo ucciso a sangue freddo

Amanda sorvegliante
(foto dal web)

I due genitori, difesi dagli avvocati Federico Delitala e Michele Satta, come riporta Fanpage, si trovano attualmente reclusi nel carcere di Cagliari-Uta.

Se vuoi essere sempre informato in tempo reale, seguici anche sulle nostre pagine Facebook, Instagram e Twitter.

Impostazioni privacy