2050: Cronache Marine – Il docufilm che mostra il futuro del Pianeta – VIDEO

L’organizzazione no-profit, Istituto Oikos, ha lanciato un docufilm dal titolo 2050: Cronache Marine che mostra cosa accadrà al Pianeta se non verranno attuate misure per contenere l’inquinamento da plastiche.

2050: Cronache Marine
2050: Cronache Marine (screenshot)

Nel 2050, all’interno delle acque marine, ci saranno più plastiche che pesci. È questo il futuro che ci attende se non si porrà la giusta attenzione e non si troveranno soluzioni alla tristemente nota piaga dell’inquinamento da microplastiche. A mostrare quanto accadrà da qui a trent’anni ha provveduto l’Istituto Oikos attraverso un docufilm di grande impatto. All’interno del documentario sono raccontate le storie di personaggi immaginari, ognuno con ruoli differenti, i quali parlano delle loro diverse esperienze di vita e di come sia cambiata a seguito dell’inquinamento.

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2050: Cronache Marine – il futuro che attende il Pianeta se non si limiterà l’inquinamento da plastica

2050: Cronache Marine è un docufilm dell’Istituto Oikos realizzato al fine di sensibilizzare i cittadini nei confronti del tema inquinamento marino da plastiche. Il cortometraggio, di cui è stato pubblicato il trailer, è nato all’interno del progetto Life Beyond Plastic, ed è stato realizzato dalla VICEVERSA Studio.

Sono immagini di forte impatto, che mostrano la fine che farà il mondo nel 2050 se non si porranno in essere tutte le misure necessarie per limitare la piaga oggetto del documentario. Un futuro agghiacciante quello che attende le acque della Terra, che già oggi contengono più di 5mila miliardi di microplastiche le quali attentano alla biodiversità ed all’ecosistema.

Dal trailer ben si comprende l’impronta del docufilm. In un’ambientazione surreale si inseriscono le storie e le narrazioni di diversi personaggi. Ognuno con una storia diversa, ognuno con un rapporto con il mare differente. Critico, agghiacciante.

C’è la cacciatrice di sacchetti, una donna che ama il mare costretta a nuotarci in mezzo a milioni di buste, che ha fatto della raccolta di queste ultime il suo hobby, al contempo immaginandone la storia che le ha condotte sino a lì. La giovane si interroga anche, nel 2050, come fossero le specie che abitavano il mare prima che le plastiche le facessero estinguere. Altra figura femminile è la collezionista di packaging, la quale riconverte questi materiali facendoli divenire arte.

Vi è poi il pescatore di bottiglie, che rappresenta idealmente quella che sarà la fine dei pescatori costretti a convertire la propria attività. Dalla pesca di prodotti ittici a materiali in plastica, considerando la scarsità di fauna marina. Infine, vi è lo chef di microplastiche un utopico ristoratore che racconta la circostanza per cui la sua attività stava per chiudere a causa dell’assenza di materia prima. Si sarebbe per tale ragione gettato a capofitto sulla manipolazione di microplastiche.

Per ogni storia è possibile vedere una breve anteprima. Mentre per vedere l’intero docufilm basterà registrarsi sul sito Oikos.

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Plastica Mare
(Getty Images)

La fine che farà il pianeta se non si porrà in essere la giusta attenzione nei confronti del tema inquinamento da plastiche potrebbe essere proprio quello del docufilm di Oikos.

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M.S.

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