Si era fratturato il gomito da bambino, ora sta guarendo così

All’età di 7 anni si era fratturato il gomito, ora un intervento 3D gli fa riacquistare mobilità: il miracolo avvenuto al Rizzoli di Bologna

Equipe medica
Equipe medica (foto da Getty Images)

Il progresso in campo medico, talvolta, fa davvero miracoli, come in questo caso: dopo aver perso la funzionalità del gomito a 7 anni, a seguito di una frattura, un ragazzo è riuscito a riacquistarne la mobilità. L’Istituto ortopedico Rizzoli di Bologna, avvalendosi di tecnologie innovative e della stampa 3D, è riuscito in un’operazione considerata impossibile.

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Frattura del gomito a 7 anni: ecco come sta riacquistando la mobilità

Gomito ruotato
Gomito ruotato (foto da Ansa.it)

La frattura del gomito a 7 anni aveva portato ad una situazione di gravità estrema: la cartilagine, infatti, non era riuscita a svilupparsi in maniera normale, portando il braccio destro del bambino ad esser ruotato di circa 60 gradi rispetto al sinistro. Quest’anomalia invalidava il piccolo in tutto, anche nella semplice azione di afferrare qualcosa o di allacciarsi le scarpe.

L’equipe di Chirurgia dell’Istituto Rizzoli è intervenuta sul giovane, ora 16enne, raggiungendo risultati incredibili. Attraverso una tecnologia innovativa, creata dalla start up biomedicale E-lisa, si è riusciti ad ottenere la rotazione dell’omero: dopo aver eseguito delle tac, sono state asportate delle porzioni di tessuto dall’osso, mediante il supporto di un modello 3D. In questa maniera, dunque, è stato possibile ripristinare l’anomalia.

Intervento miracoloso: le parole del direttore Rotini

Medico chirurgo
Medico chirurgo (foto da Getty Images)

Roberto Rotini, direttore dell’equipe di Chirurgia della spalla e del gomito del Rizzoli di Bologna, ha commentato con immenso orgoglio il lavoro compiuto, sottolineando il ruolo fondamentale che in questo caso è stato svolto dalla tecnologia di ultima generazione. Queste le sue parole: “Dopo una simulazione virtuale della tecnica, il team di E-lisa ha realizzato strumenti ad hoc, stampati in 3D, da usare in sala operatoria senza i quali non sarebbe stato possibile operare“.

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