Boccia, Bonaccini, Ricciardi, Guerra: si interviene sui temi legati alla seconda ondata del coronavirus, sui limiti della quarantena e sull’applicazione di nuove norme restrittive
Medici e politici affrontano oggi le nuove tematiche relative al coronavirus: in particolare, il monitoraggio della seconda ondata dei contagi, sulla possibilità di ridurre il periodo di quarantena e sulle misure restrittive da imporre.
Ricciardi, membro del comitato esecutivo dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), interviene sul tema della seconda ondata evidenziando che, questa possibilità, è stata sottovalutata; regioni come il Lazio e la Campania, infatti, sono costantemente monitorate poiché, a causa dei contagi, le strutture ospedaliere preposte sono già “quasi piene”.
Quel che si vuole scongiurare è, naturalmente, un nuovo lockdown e la conseguente chiusura delle scuole. Pur ritenute “sicure”, infatti, le scuole secondo Guerra, vice direttore generale delle iniziative strategiche dell’Oms, sono comunque un potenziale veicolo di diffusione del virus, perché raccolgono al loro interno una comunità diversificata.
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Coronavirus: medici e politici affrontano varie tematiche legate alla seconda ondata
Ranieri Guerra si pronuncia, poi, anche sul tema dell’immunità di gregge: secondo quanto espresso, per l’immunità bisognerebbe attendere degli anni; dunque, da escludere. Pur se si sta valutando la possibilità di una riduzione del periodo di quarantena da 14 a 10 giorni, preoccupano tutte quelle situazioni che favoriscono una maggiore concentrazione di persone: dal trasporto pubblico alle situazioni mondane di divertimento.
Sul tema delle possibili restrizioni sulla mobilità fra Regioni si esprime invece Boccia, il ministro degli Affari regionali. Anche questo, insieme alla scuola e al lavoro, è un ambito da tenere costantemente sotto controllo ma non si esclude alcun intervento.
I temi più urgenti sono dunque tesi all’esclusione di un nuovo lockdown che “il Paese non può permettersi”. E’ evidente, dichiara Bonaccini, governatore dell’Emilia Romagna, che molto dipenderà dal “comportamento” assunto da ciascuno; per questo sollecita la ministra dell’Interno, Luciana Lamorgese, affinché sia garantita con efficacia la copertura dei controlli da parte delle Forze dell’ordine.
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