Rientrati i due italiani liberati in Mali: ad attenderli Conte e Di Maio

Arrivati a Ciampino i due italiani liberati in Mali. Ad attenderli il presidente del Consiglio Conte e il ministro degli Esteri, Luigi Di Maio

Di Maio Italia
Di Maio (tgcom24.it)

Sono atterrati a Ciampino i due italiani liberati in Mali. Pier Luigi Maccali e Nicola Chiacchio sono atterrati a bordo di un aereo militare. Ad attenderli il presidente del consiglio dei ministri Giuseppe Conte e il ministro degli esteri Luigi Di Maio. Quest’ultimo ha dichiarato sulla sua pagina facebook: “Con Maccalli e Chiacchio, in poco più di un anno abbiamo liberato e riportato a casa sette ostaggi italiani che erano nelle mani di terroristi o organizzazioni criminali”. Poi il riferimento ai pescatori rapiti nel mare libico: “Continuiamo a lavorare giorno e notte e in queste ore stiamo concentrando gli sforzi per i nostri connazionali in Libia. Abbiamo attivato tutti i canali internazionali e stiamo lavorando in silenzio e con riserbo come richiesto in queste situazioni per raggiungere il miglior risultato. Siamo in continuo contatto con le famiglie dei pescatori”, ha concluso Luigi Di Maio.

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Due francesi liberati insieme agli italiani

Conte critica Luigi di Maio
Luigi di Maio (foto dal web)

Oltre ai due italiani sono stati liberati anche due francesi in Mali. Giovedì 8 ottobre sono state rilasciate Sophie Petronin e Soumaila Cissé, una delle principali figure politiche del Paese, oltre ai due italiani, Nicola Chiacchio e padre Pier Luigi Maccalli. I quattro ostaggi erano detenuti da Jamaat Nosrat al-Islam wal-Mouslimin, il Gruppo di sostegno per l’Islam, la principale alleanza jihadista nel Sahel legata ad Al-Qaida. L’annuncio di queste liberazioni è arrivato giovedì sera da Bamako, poi è stato prontamente confermato dal Palazzo dell’Eliseo.

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Recovery Fund
Conte e Macron

Domenica era iniziata a circolare la notizia della liberazione di decine di prigionieri jihadisti per poi essere trasportati tra Tessalit nel nord del Mali e Niono nel centro del paese. Per le nuove autorità maliane, nate appena due mesi fa da un lieve colpo di stato, è un successo senza precedenti la liberazione di tanti prigionieri.

 

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