Covid-19, il bollettino del 16 ottobre: superata la soglia dei 100mila attualmente positivi

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, venerdì 16 ottobre, ha comunicato i dati dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.

Covid-19 Mappa regione Italia
(Ministero della Salute)

Aggiornato lo stato dell’epidemia da Covid-19, diffusasi in Italia. Stando alla tabella sanitaria odierna del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 391.611, ossia 10.010 unità in più rispetto a ieri. Di questi sono 107.312 (+8.046) i soggetti attualmente positivi. Cresce il numero dei pazienti ricoverati in terapia intensiva (+52) che ad oggi ammontano a 638 in totale. I guariti è giunto a 247.872 con un incremento di 1.908 persone in più di ieri. Purtroppo si aggrava ancora il bilancio delle vittime con 55 decessi registrati nelle ultime 24 ore che portano il totale a 36.427.

La Regione Abruzzo, si legge nelle note, ha comunicato la sottrazione di un caso segnalato nei giorni passati, in quanto già in carico ad altra Regione.

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di giovedì 15 ottobre

Coronavirus
Coronavirus (Getty Images)

Il Ministero della Salute nella giornata di ieri ha aggiornato lo stato dell’epidemia da Covid-19, diffusasi in Italia. Stando alla tabella sanitaria odierna, i casi di contagio erano saliti a 381.602. In aumento anche i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 99.266  ed i pazienti in terapia intensiva 586 in totale. Il numero dei guariti dall’inizio dell’emergenza era giunto a 245.964. Purtroppo si aggrava ancora il bilancio dei decessi che portavano il totale a 36.372.

La Regione Abruzzo, si leggeva nelle note, segnalava di aver sottratto un caso comunicato nei giorni scorsi in quanto conteggiato 2 volte. La Sicilia  comunicava che dei 399 nuovi casi positivi di ieri, 14 erano migranti ospiti presso l’hotspot di Lampedusa.

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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di mercoledì 14 ottobre

Stando alla tabella sanitaria pubblicata mercoledì, i casi di contagio da Covid-19 dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 372.799 . In aumento anche i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 92.445 , così come i ricoveri in terapia intensiva giunti a 539 in totale. Il numero dei guariti era giunto a 244.065 . Nelle ultime 24 ore si registravano 43 vittime che portavano il bilancio complessivo dei decessi a 36.289.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 14 ottobre: oltre 7.300 nuovi casi di contagio

Covid-19, Pregliasco sull’ipotesi lockdown: “Solo scuola e lavoro, il resto va limitato”

Prima che sia pronto il vaccino e che venga trovata una cura bisognerà convivere con il virus. Ma come? Rispettando tutte le regole di prevenzione predicate dal Governo e rispettare le misure imposte con il nuovo DPCM in vigore dal 14 ottobre. Per il Professor Fabrizio Pregliasco, però non è da escludersi che l’Italia potrebbe dover tornare a fare i conti con un nuovo lockdown.

Stando a quanto riferisce l’Agi, il direttore dell’Ospedale Galeazzi di Milano ha affermato in un’intervista a Il Corriere della Sera: “Era prevedibile quello che sta accadendo ora. Le seconde ondate sono fatti accertati storicamente“. Ora però ha proseguito Pregliasco la situazione sarebbe nettamente differente rispetto a marzo, oggi il numero di tamponi che si eseguono giornalmente è nettamente superiore effettuando un raffronto con la prima fase dell’emergenza.

Tuttavia, per il noto virologo, adesso servono misure più nette e serve prepararsi psicologicamente all’eventualità che possa disporsi un nuovo lockdown. “Penso sia corretto optare per una chiusura netta degli ingressi esterni. Oggi dobbiamo essere pronti ad un’ipotesi di nuovo lockdown ed aspettarci un peggioramento. Ciò però senza stati d’ansia e sconforti provati la notte prima della chiusura di marzo“.

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Covid-19, il sindaco de Magistris: “Con questi numeri si arriverà al lockdown”

Con questi numeri, con l’incapacità di tenerli sotto controllo, siamo all’inizio di un’escalation che porterà al lockdown, magari non come quello di marzo e aprile, ma a quello stiamo arrivando“. Queste le parole del sindaco di Napoli, Luigi de Magistris, intervistato da 24Mattino, trasmissione radiofonica in onda su Radio 24. Il primo cittadino del capoluogo campano ha poi proseguito commentando la chiusura delle scuole ordinata ieri dal Presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca. “Per ora –spiega- De Luca ha chiuso le scuole fino al 30 ottobre ma non le riaprirà. Si arriverà fino a Natale”.

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Covid-19, i quattro scenari possibili ipotizzati dall’ ISS: calcolo sull’indice Rt

Al vaglio dell’Istituto Superiore di Sanità l’indice Rt, ossia quello di trasmissibilità, in base al cui andamento, gli esperti hanno ipotizzato quattro possibili scenari a cui potremmo dover far fronte. Nel primo si parla di contagi localizzati e, quindi, sostanzialmente del frangente vissuto in estate in cui l’RT è inferiore ad 1.

Nel secondo la trasmissibilità si alza a 1,25 ed in massimo quattro mesi potrebbe registrarsi un sovraffollamento delle strutture ospedaliere.

Il terzo è più drammatico. L’Rt, si stima in questo scenario, sarebbe a 1,5 il che significherebbe sensibile rischio per le strutture sanitarie.

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Infine il quarto vede un indice di contagio maggiore ad 1,5 che si tradurrebbe in collasso del sistema sanitario in poco più di un mese.

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