Covid, c’è l’ipotesi di “chiusure mirate”, alcune città rischiano

A sostenerlo Walter Ricciardi, il consigliere del ministro della salute che parla di lockdown con “precisione chirurgica” per contrastare il Covid 

Lockdown
Bandiera UE (foto Pixabay)

Si pensa già al peggio tra qualche settimana e per questo si pensa di acuire alcune norme varate dal governo. A spiegarlo in una intervista rilasciata a La Repubblica il consigliere del ministro della salute, Walter Ricciardi. Lo studioso ha spiegato, infatti, che le misure prese “vanno bene per tutto il Paese”, ma in alcune aree serve agire d’urgenza prima che la curva dei contagi cresca in modo esponenziale.

Come farlo? Attenzionare aree specifiche del Paese e non guardare alle Regioni: “Io non parlerei di Lombardia, ma per esempio di Milano. Non parlerei di Campania, ma parlerei di Napoli e di alcune aree metropolitane. Comincerei a preoccuparmi per Roma” ha spiegato. In questa ottica si potrebbero attivare delle chiusure mirate, quelli che il consigliere di Speranza chiama lockdown, “con precisione chirurgica”.

Sì alle norme del governo dunque per Ricciardi ma urgono, prima che sia troppo tardi, misure più stringenti in determinate zone: “Perché, quando tu hai una città che ha già migliaia di casi, significa che sei alla vigilia di una pressione enorme sui tuoi sistemi sanitari e questo lo devi evitare”.

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Covid, la paura per influenza e il prossimo Natale

Walter Ricciardi
Walter Ricciardi (GettyImages)

Ricciardi si dice molto preoccupato per la situazione attuale in cui i contagi stanno salendo a dismisura. Le motivazioni andrebbero trovate nell’ambito ricreativo, tra movida, assembramenti per chi passa le serate fuori casa, in palestra ma anche sui trasporti pubblici e negli incontri intrafamiliari.

“Così in certe zone del Paese si è perso il controllo, la crescita dei casi non è più lineare, ma esponenziale“, ha spiegato. Tutto questo ci deve far preoccupare e non farci abbassare la guardia. Gli ospedali iniziano a riempiersi e gli altri malati oltre al Covid vengono via via respinti.

Per l’esperto la preoccupazione più grande riguarda l’arrivo del raffreddore: “A quel punto rischiamo il disastro”. E a Natale cosa potrebbe succedere? Lo ha spiegato sempre Ricciardi ma ai microfoni di Agorà su Rai 3: “Dipende da quello che decidiamo in questo momento. È in questo momento che si prepara il Natale. Io ritengo che certi lockdown mirati vadano fatti subito, non bisogna aspettare Natale”.

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Walter Ricciardi
Il professor Walter Ricciardi durante la trasmissione Agorà (screenshot)

Momento decisivo dunque che se ben attenzionato e se vissuto con le giuste misure ci permetterà di vivere un “Natale quasi normale”. Se però ancora si tentennerà senza agire con decisione, ha detto in conclusione il consigliere di Speranza, “vedremo nelle prossime due settimane un aumento esponenziale dei casi soprattutto in alcune aree del Paese”.

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