Sfratto legittimo se l’inquilino tiene comportamenti molesti

 

Sfratto legittimo se l'inquilino tiene comportamenti molesti
Abitazione (foto Pixabay)

Il caso deciso dalla Suprema Corte con la sentenza n. 22860/2020 ha visto contrapporsi il  proprietario di un immobile e un conduttore: il primo aveva ottenuto lo sfratto del conduttore in quanto quest’ultimo aveva violato il dovere del buon conduttore, venendo meno al contratto di locazione.

In particolare, il conduttore aveva rapporti conflittuali con i vicini e ne aveva inopinatamente insultati alcuni. Inoltre, aveva imbrattato gli immobili di altri e aveva anche affisso cartelli con ingiurie.

La Suprema corte, infatti, ha ritenuto che la decisione della Corte d’appello fosse corretta in quanto il comportamento del conduttore che molesti i vicini costituisce un abuso della cosa locata.

Pertanto, il proprietario ha il diritto di sfrattare il condomino che metta in atto condotte di molestia, insulti, minacci o addirittura imbratti di vernice l’edificio.
Tutti i suddetti comportamenti non hanno solo rilevanza nei riguardi dei soggetti a scapito dei quali sono poste ma anche nell’ambito del rapporto contrattuale con il proprietario, perchè costituiscono un inadempimento del contratto di locazione.

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Sfratto legittimo se l'inquilino tiene comportamenti molesti
Abitazione (foto Pixabay)

Nel contratto di locazione le eventuali molestie e liti con il condominio possono costituire causa di risoluzione immediata del contratto.

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