Covid-19, Ranieri Guerra: “Nuovo lockdown? Provocherebbe rivolte armate”

Secondo il rappresentante dell’Oms Ranieri Guerra, bisogna evitare un nuovo lockdown generalizzato per limitare la diffusione dell’epidemia da Covid-19.

Ranieri Guerra
Il rappresentante dell’Oms, Ranieri Guerra (foto dal web)

La possibilità di un secondo lockdown, dopo quello imposto dal Governo in primavera, ha sicuramente destato timore nella popolazione del nostro Paese. Una misura di tal genere e le sue eventuali ripercussioni, però spaventano anche alcuni esperti. Tra questi il rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms), Ranieri Guerra, che si è espresso in merito durante un’intervista al Fatto Quotidiano. Secondo Guerra, un lockdown esteso su tutto il territorio nazionale potrebbe portare anche a “rivolte armate“, ragion per cui bisognerebbe evitarlo.

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Covid-19, il rappresentante dell’Oms Guerra: “Nuovo lockdown? Evitarlo, provocherebbe rivolte armate”

Strada lockdown
(Getty Images)

“Un nuovo lockdown generalizzato? Dobbiamo evitarlo perché provocherebbe rivolte armate“. Questo il parere di Ranieri Guerra, rappresentante dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms) nel Comitato Tecnico Scientifico che ha rilasciato un’intervista alla redazione de Il Fatto Quotidiano. L’esperto ha poi proseguito parlando del coprifuoco indetto da alcune regioni del nostro Paese che a suo avviso sarebbe una sorta di “palliativo per evitare di chiudere tutto“. Inoltre tale misura servirebbe, spiega Guerra, per limitare l’uso di bevande alcoliche o altre sostanze che rilassano i freni inibitori esponendo i giovani a rischi.

Il rappresentate dell’Oms spiega che i cittadini, sfiniti dopo i tre mesi di lockdown primaverili, hanno abbassato la guardia in estate: “Forse sono stati anche incoraggiati da alcuni colleghi che non capisco bene che lavoro facciano“. Secondo Guerra, in merito all’ipotesi di un nuovo “Restate a casa”, bisogna adesso valutare gli equilibri di sostenibilità sociale ed economica, dato che i rischi non solo dovuti dal diffondersi dell’epidemia. Inoltre, l’Oms, afferma l’esperto, ha registrato un aumento di suicidi tra i soggetti più giovani e l’incremento dell’uso di bevande alcoliche in casa, ma non in Italia. Per tutte queste ragioni, ad avviso di Guerra, una misura di tal genere sarebbe molto pesante per il Paese ed avrebbe ragione il premier Conte a definire l’Italia di oggi diversa da quella di marzo.

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Intanto, nel corso della giornata di oggi, è previsto un incontro tra il Governo e le Regioni che dovranno discutere sull’eventuali misure da mettere in atto per limitare i casi di contagio che ormai da settimane fanno registrare sensibili aumenti giornalieri.

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