Covid oggi | perché alcuni Paesi hanno i contagi al minimo?

Fanno impressione, nell’accezione più favorevole possibile del termine, le statistiche sui nuovi contagi di Covid oggi in alcuni stati del mondo.

Covid oggi contagi
I nuovi contagi di Covid oggi in alcuni Paesi del mondo sono vicini allo zero FOTO Getty Images

Il mondo intero sta soffrendo maledettamente per l’epidemia di Covid oggi. Eppure ci sono delle felici eccezioni, rappresentate da alcune nazioni di diverse parti del mondo. In particolare sono due le aree del pianeta nelle quali si riscontra un numero di contagi molto basso.

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Da una parte ci sono Nuova Zelanda ed Australia, due Paesi molto vicini l’uno all’altro. Dall’altra Corea del Sud, Giappone, Thailandia e Taiwan, anch’essi situati a breve distanza fra loro. In ognuno di questi stati il numero giornaliero di nuovi infetti dal Covid oggi ammonta ad appena qualche centinaio. Una possibile spiegazione può arrivare dal fatto che tutti loro hanno intrapreso delle politiche molto stringenti nel tentativo di arginare il contagio e di fare rallentare la circolazione del virus. In Cina invece le statistiche relative alla pandemia da Coronavirus destano perplessità. Pechino rende noto di una cifra ritenuta davvero difficile da credere, per essere un paese da quasi un miliardo e mezzo di abitanti.

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Covid oggi, i numeri impressionanti in positivo dei Paesi virtuosi

Per la giornata del 25 ottobre i nuovi casi di Coronavirus sarebbero solamente 22. Tornando a quei Paesi che davvero possiamo ritenere virtuosi, il Giappone ha fatto sapere di avere 699 nuovi contagiati e 5 morti il 26 ottobre 2020, con una fase calante dopo un picco di 2mila raggiunto ad agosto. In Corea del Sud ci sono invece 61 casi e nessuna vittima. In Thailandia solo 5 nuovi malati ed una epidemia ferma addirittura da aprile. Stessa situazione per Australia e Nuova Zelanda. Invece in altre aree asiatiche quali Malesia, Indonesia, Bangladesh e soprattutto India la situazione si mostra difficilissima al pari di Europa, Stati Uniti e Brasile.

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Gli esperti non hanno dubbi: le politiche di tracciamento e controllo e di prevenzione totale adottate già da marzo in poi hanno fatto la differenza in positivo. Cosa che invece in Italia ed in altre nazioni del mondo occidentale non è capitata.

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