Argentina, giovane insegnante uccisa dal suo stalker: lo aveva già denunciato

Una giovane insegnante di inglese è stata uccisa in Argentina dal suo stalker, un suo ex studente che aveva denunciato già 13 volte negli ultimi anni.

Polizia Argentina
Polizia Argentina (Getty Images)

Dramma in Argentina, dove una ragazza di soli 32 anni è stata uccisa a coltellate da un giovane che aveva denunciato più volte per atti persecutori nei suoi confronti. La vittima, un’insegnante di inglese, negli ultimi cinque anni aveva denunciato il suo ex studente per minacce e stalking, denunce che sono rimaste inascoltate sino allo scorso sabato, quando l’ex studente ha avvicinato la 32enne e l’ha aggredita mentre quest’ultima rientrava a casa. Secondo quanto raccontato dai parenti dell’insegnante, le forze dell’ordine non avrebbero agito contro il giovane perché, questo apparterrebbe ad una famiglia importante la quale ritiene che i suoi comportamenti derivino da problemi mentali.

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Argentina, giovane insegnante di inglese uccisa a coltellate dal suo stalker: lo aveva denunciato 13 volte

Ambulanza Argentina
Ambulanza Argentina (Getty Images)

Una giovane insegnante di inglese è stata assassinata nella serata di sabato scorso a San Miguel de Tucumán, in Argentina. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, la vittima, Paola Estefanía Tacacho, insegnante di 32 anni, sarebbe stata aggredita da un suo ex studente mentre rientrava a casa dopo un allenamento in palestra. Il giovane Mauricio Parada Parejas, come riporta la stampa locale e la redazione de Il Messaggero, avrebbe avvicinato Paola e l’avrebbe colpita con diverse coltellate. Vani i tentativi della 32enne di sfuggire all’aggressore che l’ha colpita in punti vitali non lasciandole scampo.

Da quanto emerso sino ad ora, l’assassino sarebbe un ex studente che la vittima aveva denunciato ben 13 volte negli ultimi cinque anni per stalking. Denunce che avrebbero portato solo ad un’ordinanza restrittiva che prevedeva il divieto di avvicinamento alla vittima per Parejas, provvedimento che, purtroppo non si è rivelato efficace.

A commentare quanto accaduto sono stati i familiari di Paola, i quali hanno affermato che le istituzioni non si sarebbero mosse adeguatamente poiché lo stalker apparterrebbe ad una famiglia importante della città che attribuirebbe i comportamenti di Parejas ad alcuni problemi psichici. Stando al racconto dei parenti, le autorità avrebbero archiviato le denunce, poiché non vi era abbastanza spazio fisico per contenere le pratiche nell’ufficio di competenza.

Il calvario di Paola, come riporta Il Messaggero e la stampa locale, sarebbe iniziato alcuni anni fa quando l’ex studente, dopo un rimprovero da parte di tre insegnanti del “Mark Twain College“, aveva iniziato a mandarle dei messaggi pieni di contenuti violenti e osceni. Messaggi inviati anche sui social attraverso profili falsi, circostanze che ha portato la 32enne a chiudere i suoi e denunciate tutto alla polizia.

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Justicia por Paola Estefanía Tacacho.
Basta de femicidios.
Basta de crímenes de odio
El Estado es responsable

Desde…

Pubblicato da Marcha del Orgullo Tucumán su Sabato 31 ottobre 2020

Per quanto accaduto, il movimento Ni una menos, ha indetto per la giornata di oggi, lunedì 2 novembre, una marcia in ricordo di Paola Estefania.

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