Covid-19, il bollettino del 3 novembre: oltre 350 nuovi decessi nelle ultime 24 ore

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, martedì 3 novembre, ha reso noti i dati dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.

Covid-19 Mappa regione Italia
(Ministero della Salute)

Pubblicato l’aggiornamento del Ministero della Salute in merito all’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando alla tabella sanitaria di oggi, il numero dei casi di contagio è salito a 759.829 con un incremento di 28.244 unità. Crescono anche i soggetti attualmente positivi che ammontano a 418.142 (+21.630) ed i pazienti ricoverati in terapia intensiva che ammontano a 2.225, ossia 203 in più di ieri. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza sono 302.275 con un incremento di 6.258 unità. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 353 decessi che hanno portato il bilancio complessivo delle vittime in Italia a 39.412.

La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha eliminato 3 casi in quanto giudicati non casi Covid-19. La Toscana, invece, ha segnalato che un problema tecnico al sistema informativo della prevenzione ha determinato problemi di estrazione a scapito della completa attribuzione delle province. Nei dati di oggi vi sono quindi 373 nuovi casi con provincia “in fase di verifica” che si provvederà ad attribuire domani.

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di lunedì 2 novembre

Coronavirus
(Getty Images)

Il Ministero della Salute nella giornata di ieri ha pubblicato come di consueto l’aggiornamento relativo all’epidemia da Coronavirus in Italia. Stando alla tabella sanitaria, il numero dei casi di contagio dall’inizio dell’emergenza era salito a 731.588 . In aumento anche i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 396.512, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva che raggiungevano le 2.022 unità. Le persone guarite erano 296.017. Il bilancio complessivo delle vittime saliva a 39.059.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 2 novembre: i numeri dell’epidemia

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di domenica 1 novembre

Aggiornati i dati relativi all’epidemia da Coronavirus in Italia dal Ministero della Salute. Domenica, stando alla tabella sanitaria, il numero dei casi di contagio dall’inizio dell’emergenza era salito a 709.335. Di questi erano 378.129 i soggetti attualmente positivi. In aumento anche i pazienti ricoverati in terapia intensiva che ammontavano a 1.939. I guariti erano 292.380. Il bilancio complessivo delle vittime era di 38.826 decessi.

L’Emilia Romagna, si leggeva nelle note, eliminava 2 casi in quanto giudicati non casi Covid-19.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino dell’1 novembre: 208 nuovi decessi

Covid-19, Andrea Crisanti: “Regioni potrebbero ritoccare i numeri”

Se il fattore che determina l’apertura o la chiusura di una Regione diventa un fatto politico, se un Governatore crede che il suo consenso possa aumentare non chiudendo, allora è chiaro che ci saranno innumerevoli modi per ritoccare i dati e non superare la soglia critica“. Queste le parole del microbiologo Andrea Crisanti ai microfoni di Agorà programma in onda su Rai 3. Accuse pesanti quelle del professore dell’Università di Padova, il quale ha proseguito affermando: “Non c’è bisogno di grandi aggiustamenti. Basterebbe non ricoverare o rimandare a casa persone che sono al limite“.

Crisanti ha poi proseguito parlando della situazione che adesso si sta trovando ad affrontare la città di Milano, i cui numeri dell’epidemia crescono vertiginosamente di giorno in giorno. Secondo l’esperto, quando vi sono così tanti casi di contagio, il sistema sanitario rischia di non reggere, per tali ragioni si sarebbe dovuto chiudere certe zone due settimane fa.

Il microbiologo si è poi soffermato sulle misure per evitare la diffusione del contagio affermando che a, suo avviso, qualsiasi misura andrebbe bene poiché questa avrà degli effetti. Fondamentale, però, è avere un piano per cercare di evitare la terza ondata dell’epidemia.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, Andrea Crisanti: “Regioni potrebbero ritoccare i numeri”

Pandemia, l’allarme del sindaco De Magistris: “La situazione sanitaria è allo stremo”

La situazione sanitaria è allo stremo, ci sono file di auto ed ambulanze nei pressi degli ospedali: una circostanza drammatica a cui si aggiunge la seria tensione sociale, che desta altrettanta preoccupazione“. Queste le parole, riportate da Sky Tg24, del sindaco di Napoli Luigi De Magistris ai microfoni di Tv8 che ha analizzato il momento che sta vivendo la Campania, tra le regioni più colpite dal Covid-19. Il primo cittadino ha poi proseguito affermando che, a suo parere, sarebbero necessario misure e norme progressivamente più stingenti, ma non necessariamente un nuovo lockdown, come quello imposto dal Governo durante la scorsa primavera.

Davanti ad uno scenario –ha spiegato l’ex pm- che ha anche a che fare con la tenuta democratica del Paese, penso che non ci siano alternative se non quella di lavorare insieme evitando segnali di debolezza e di scaricabarile. Per ogni decisione da prendere, seppur rigida, ci deve essere una mano che toglie ed una che mette, dato che in presenza di restrizioni si rischia la tenuta sociale, economica e del lavoro e, dunque, bisogna intervenire in termini di soldi e lavoro“.


In tal senso secondo De Magistris, il Governo ricopre un ruolo fondamentale dato che vi è la necessità di immettere denaro.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Pandemia, l’allarme del sindaco De Magistris: “La situazione sanitaria è allo stremo”

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