Giovane scompare nel nulla, dopo un anno il padre della fidanzata confessa l’omicidio

Un uomo di 63 anni è stato arrestato in Russia dopo aver confessato di aver ucciso il fidanzato della figlia ed averlo seppellito in garage sotto una colata di cemento.

Ambulanza Russia
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Ha confessato di aver ucciso un anno fa il fidanzato della figlia e di aver seppellito il suo cadavere in garage. Questo è quanto ammesso da un pensionato russo di 63 anni che è stato arrestato dalla polizia. L’omicidio si sarebbe consumato a Pervomayskoye, nella regione russa di Leningrado, durante lo scorso anno e il 63enne, forse con l’intento di depistare le indagini avrebbe partecipato anche alle ricerche del ragazzo di cui era stata denunciata la scomparsa dai genitori. Agli inquirenti, l’uomo avrebbe detto di aver commesso l’omicidio perché riteneva che la vittima avesse abusato di sua figlia in casa sua.

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Russia, uccide il fidanzato della figlia e lo seppellisce in garage: 63enne confessa ad un anno dopo

Polizia Russia
(Getty Images)

Un uomo di 63 anni è stato arrestato a Pervomayskoye, villaggio sito nella regione di Leningrado, dopo aver confessato di aver ucciso il fidanzato 26enne della figlia. Del giovane Vadim Tamkovich si erano perse le tracce circa un anno fa quando i suoi genitori ne avevano denunciato la scomparsa. Il 63enne Vladimir Melnikov, come riporta la stampa locale ed il tabloid britannico The Mirror, avrebbe ammesso alla polizia di aver ucciso con un colpo di pistola il 26enne e di aver sepolto il cadavere in garage, coprendolo poi con una colata di cemento. Poi per depistare le indagini, l’uomo avrebbe anche preso parte alle ricerche di Vadim, ma dopo un anno è crollato confessando tutto.

Melnikov avrebbe poi aggiunto, come riporta The Mirror, di aver agito perché riteneva il 26enne responsabile di aver abusato della figlia in casa sua. Adesso l’uomo dovrà rispondere dell’accusa di omicidio.

I familiari della vittima, riferisce The Mirror, sono convinti che nel villaggio tutti sapessero la verità su quanto accaduto, ma che abbiano taciuto. Un cugino di Vadim, intervistato da Ren Tv, sostiene che anche la fidanzata della vittima sapesse qualcosa aggiungendo che la donna, poco dopo la scomparsa del 26enne, aveva iniziato ad uscire con il migliore amico di quest’ultimo.

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Polizia russa
Polizia russa (Getty Images)

Il cugino ha poi affermato: “Lei sapeva, è ovvio, lo sapevano tutti. Ha iniziato a dare via i suoi effetti personali dopo una settimana. Dopo che Vadim è scomparso, hanno usato la sua carta di credito

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