Inchiesta Open, la polemica social dell’indagato Matteo Renzi

Inchiesta Open: iscritti nel registro degli indagati Matteo Renzi, Maria Elena Boschi e Luca Lotti. Renzi si dichiara stupito per quanto accaduto.

 

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Tempi duri per Matteo Renzi; il politico ha ricevuto un invito a comparire al pari della deputata Maria Elena Boschi e Luca Lotti, quest’ultimo deputato PD. I tre sarebbero indagati per l‘Inchiesta Open; nella fattispecie Matteo Renzi sarebbe iscritto nel registro degli indagati con l’accusa di finanziamento illecito ai partiti. L’udienza è fissata per il prossimo 24 novembre “per rispondere ad interrogatorio con l’assistenza del difensore di fiducia già nominato”. Toni pesanti quelli adottati da Matteo Renzi nel corso di una diretta Facebook, il leader di Italia Viva dichiara: “L’inchiesta su Open è stata un danno di immagine pazzesco per noi di Italia Viva, chi avrebbe voluto finanziarci non ha avuto coraggio di farlo, molti non sono venuti nel nostro partito, comprensibile del resto”.

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Inchiesta Open, Matteo Renzi sbotta su Facebook

 

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 “Uno scandalo, o meglio un presunto scandalo. Un pm di Firenze manda 300 finanzieri a casa di 50 persone per bene per chiedere se hanno contribuito alla Leopolda o alla fondazione Open: e certo che hanno contribuito, tutto alla luce del sole. Quella vicenda ci ha causato un danno pazzesco: i sondaggi hanno cessato di crescere, i finanziamenti di arrivare, un danno enorme anche alla nostra capacità attrattiva: molte persone non sono passate da noi perché avevano paura, ed è legittimo”. 

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Matteo Renzi
Matteo Renzi (foto dal web)

Le indagini nel processo seguiranno la pista della Fondazione e le somme in particolare erogate a favore degli indagati per un totale – secondo quanto dichiarato dai PM – di 7,2 milioni tra il 2012 e il 2018. Somme destinate a sostenere l’attività politica dei tre politici.

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