Ro Marcenaro, morto il fumettista che collaborò con Gino Paoli

Si è spento la scorsa notte Ro Marcenaro, il pioniere dei cartoni animati che collaborò con Gino Paoli

Gino Paoli
Gino Paoli (Getty Images)

E’ deceduto la scorsa notte, per complicanze dovute al Covid, il noto fumettista Ro Marcenaro. Originario di Genova, ma trapiantato a San Martino in Rio, nella provincia di Reggio Emilia, Ro si è spento all’età di 83 anni, con una carriera alle spalle come fumettista e regista. Tra i suoi ultimi lavori, si ricorda la versione a fumetti della “Costituzione Italiana“. L’artista, pioniere dei cartoni animati, collaborò anche con il famosissimo Gino Paoli.

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Addio a Ro Marcenaro: il fumettista è deceduto per Covid

Ro Marcenaro
Ro Marcenaro (foto dal web)

Una settimana alquanto difficile per il mondo artistico, che nel giro di pochi giorni ha visto la scomparsa di figure preziosissime del panorama culturale italiano: a partire da Gigi Proietti, deceduto il 2 novembre, fino a Stefano D’Orazio, membro dei Pooh, venuto a mancare lo scorso 6 novembre. Proprio nella notte dell’8 novembre 2020, lo stesso destino è toccato al fumettista Ro Marcenaro.

Deceduto per un aggravamento del proprio quadro clinico, causato dal Covid, Marcenaro è considerato il pioniere del cartone animato. Proprio lui ha realizzato i più famosi spot pubblicitari, come quello della plastilina per il Fernet Branca. Nel 1991, Ro ha collaborato con Gino Paoli nella realizzazione di 9 videoclip per l’album “Matto come un gatto“: la canzone “Quattro amici al bar“, nel 1996, venne inserita tra le 10 canzoni con i migliori videoclip al mondo.

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Fumetti
Fumetti (Getty Images)

Oltre ad aver diretto alcune reti televisive private, il fumettista ci ha lasciato opere straordinarie, tra cui “Il Manifesto Comunista a fumetti“, realizzato nel 1976. I suoi fumetti sono apparsi nei più famosi giornali italiani, tra cui Panorama, La Repubblica, La Gazzetta dello Sport, e tanti altri ancora.

Se ne va un genio artistico che con la sua grafica e la sua satira ha lasciato un’impronta indelebile negli ultimi 50 anni, anche collaborando a campagne di comunicazione della Regione Emilia-Romagna“.
Con queste parole lo ha salutato il Presidente di Regione, Stefano Bonaccini.

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