Juventus-Napoli, UFFICIALE: respinto il ricorso degli azzurri

Juventus-Napoli, verdetto ufficiale della Corte d’Appello sportiva: confermato lo 0-3 a tavolino per gli azzurri, ecco la sentenza

Juventus-Napoli
Juventus Stadium 

Dopo la discussione del ricorso del Napoli, avvenuta ieri in Corte d’Appello sportiva, contro lo 0-3 a tavolino nella gara contro la Juventus e il relativo -1 in classifica, per non essersi presentati a disputare il match, la Corte ha emesso il verdetto poco fa. Il comunicato frustra le speranze del club partenopeo, nonostante i legali avessero manifestato ottimismo nelle ultime ore. Confermato il ko a tavolino e la relativa penalizzazione, con il club di De Laurentiis che rimane al terzo posto in classifica a quota 14 insieme alla Roma, a -3 dal Milan capolista. Il presidente partenopeo adesso ricorrerà molto probabilmente al Collegio di Garanzia del Coni, con il terzo grado di giudizio che potrebbe avere luogo entro il mese di dicembre.

Juventus-Napoli, ricorso azzurro respinto: resta lo 0-3 a tavolino, le motivazioni della sentenza

La I sezione della Corte Sportiva d’Appello, presieduta da Piero Sandulli, ha emanato, contestualmente al provvedimento, anche le motivazioni della sentenza. “Questa Corte non può che confermare quanto stabilito dal Giudice Sportivo – si legge – Il comportamento della società ricorrente nei giorni antecedente alla partita risulta teso a precostituirsi un alibi per non giocare quella gara. Questa Corte ritiene che la mancata disputa della partita non sia dipesa da forza maggiore. Dalle interlocuzioni intercorse tra la Asl e il Napoli relativamente alla positività di due elementi, non emerge l’esistenza di un impedimento oggettivo. Emerge invece la preordinata volontà della società di non disputare la gara, desumibile da diversi indizi”

“La società – prosegue il dispositivo – non può invocare a propria scusante la sopravvenienza di una causa successiva, peraltro per nulla autonoma rispetto alla condotta posta in essere. La tesi propugnata dalla società ricorrente sull’esistenza di una facoltà da parte delle autorità sanitarie di derogare all’obbligo dell’isolamento fiduciario dei contatti stretti dei contagiati frustrerebbe totalmente la motivazione posta a fondamento dei protocolli federali per svolgere regolarmente il campionato di Serie A”.

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