Stefano Bettarini contro il Grande Fratello: “Usato per lo share e poi cacciato”

Stefano Bettarini contro il Grande Fratello Vip: “Usato per lo share e poi cacciato”. L’ex calciatore si è scagliato con gli autori per essere stato squalificato dal gioco

Stefano Bettarini era il nuovo concorrente di questo Grande Fratello Vip, ma la sua partecipazione della casa è stata destinata ad avere vita breve. Ha passato 21 giorni in reclusione in albergo, è entrato nella casa con tanto entusiasmo ed è uscito dopo solo tre giorni, punito per una bestemmia pronunciata durante la serata di domenica. Ieri Signorini gli ha comunicato il provvedimento del Grande Fratello, lui lo ha accettato e si è scusato dicendo che era giusto così, ma il suo parere quando è tornato sui social è cambiato radicalmente.

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Stefano Bettarini e il post su Instagram dopo la squalifica: “Sono stato usato per lo share”

 

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• Cacciato per un’espressione colorita, per un’uscita di quelle un po’ eccessive e chiassose, come spesso siamo noi toscani. Espulso per una “parolaccia”. Non ho bestemmiato, non l’ho mai fatto e non lo farei mai. “Madoska” l’ho sentito dire spesso, per rabbia, per gioco, come intercalare. Lo uso e l’ho usato per quello che é, una storpiatura di un’altra parola che altrimenti sarebbe blasfemo pronunciare; una parola modificata nel gergo volgare proprio per evitare la censura sociale, per non risultare offensiva e imperdonabile. Più di tutto mancava proprio quello, l’intenzione di essere irriverente e irrispettoso verso la mia religione. Trovo perció sproporzionata la “sanzione” e, dopo 21 giorni di quarantena e 5 tamponi, mi sento preso in giro; la pedina di un gioco al rialzo… Dello share. • #gfvip #stefanobettarini @grandefratellotv

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Cacciato per un’espressione colorita, per un’uscita di quelle un po’ eccessive e chiassose, come spesso siamo noi toscani. Espulso per una parolaccia. Non ho bestemmiato, non l’ho mai fatto e non lo farei mai. “Makoska” l’ho sentito dire spesso, per rabbia, per gioco, come intercalare. Lo uso e l’ho usato per quello che è, una storpiatura di un’altra parole che altrimenti sarebbe blasfemo pronunciare, una parola modificata nel gergo volgare proprio per evitare la censura sociale, per non risultare offensiva e imperdonabile. Più di tutti mancava proprio quello, l’intenzione irriverente e irrispettoso verso la mia religione. Trovo perciò sproporzionata la sanzione e, dopo 21 giorni di quarantena e 5 tamponi, mi sento preso in giro. La pedina di un gioco al rialzo dello share“.

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Per Bettarini è stata davvero una doccia fredda essere squalificato dopo un solo weekend.

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