Bimbo nato con due teste in Sicilia: oggi sta bene, parla la mamma

Il piccolo Santiago Vultaggio nato con due teste un anno fa sta bene. Ad un anno dall’intervento sembra tutto nella norma

Santiago Vultaggio, il bambino con nato con due teste (Foto di Pexels da Pixabay)
Santiago Vultaggio, il bambino con nato con due teste (Foto di Pexels da Pixabay)

PALERMO – In Sicilia è conosciuto come il “Miracolo dei Cappuccini”, appellativo datogli dal gruppo religioso e di preghiera che ha sostenuto in questi mesi interminabili la famiglia del piccolo nato con due teste e che nessuno pensava ce l’avrebbe fatta a sopravvivere dopo l’intervento chirurgico. Oggi Santiago Vultaggio sta bene, gattona e dice le prime parole come tutti i piccoli della sua età.

Il piccolo era nato un anno fa con un enorme rigonfiamento attaccato alla nuca, una sorta di seconda testa, una malformazione congenita in realtà una malformazione rarissima. Nessuno pensava si sarebbe salvato, neppure i medici del Bambin Gesù di Roma che lo hanno operato subito dopo la nascita.

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Loro avevano dato per assodato che il delicato intervento sarebbe riuscito solo per un labile 17%, una possibilità quindi quasi irrisoria che tutto sarebbe andato per il meglio e che il piccolo si sarebbe salvato senza riportare danni neurologici.

Abbiamo chiamato tutti gli ospedali pediatrici specializzati d’Italia – racconta Sergio Orlando, responsabile del gruppo religioso Madonna di Luce – e abbiamo trovato la disponibilità del Bambin Gesù ma il problema era raccogliere i 70mila euro che servivano al viaggio in elicottero e alla permanenza dei genitori nei giorni dell’intervento”. Sono stati raccolti col gruppo oltre 10mila euro anche grazie ad appelli sui social, mentre anche la Regione Sicilia ha dato un grosso aiuto economico, garantendo pure il trasferimento in elicottero presso la struttura.

La mamma Martina, “Con mio marito Maurizio non abbiamo mai avuto dubbi”

Santiago Vultaggio (foto dal web)
Santiago Vultaggio (foto dal web)

Il bambino è nato il 7 novembre 2019 ed è stato operato subito dopo per una malformazione gravissima conosciuta come encefalocele, ovvero la fuoriuscita di tessuto celebrale e meningeo a causa di una malformazione congenita del cranio, a causa di una saldatura incompleta delle ossa ancora troppo fragili.

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Con mio marito Maurizio non abbiamo mai avuto dubbi – racconta Martina Laurendino, la mamma – lo avremmo fatto nascere e accolto. I medici mi avevano detto chiaramente che c’erano poche possibilità che sarebbe sopravvissuto, mi hanno pure fatto firmare un documento in cui autorizzavo le cure compassionevoli. Non bisogna mai smettere di sperare”.

ospedale
Ospedale (Sungmin Cho da Pixabay)

L’operazione è andata bene e il loro piccolo Santiago sembra stare in salute, sono contenti anche i medici che hanno eseguito l’intervento, il primo che erano titubanti dell’esito iniziale ma che invece hanno dovuto ricredersi.

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