La questione discoteche, tenute aperte in Sardegna durante la stagione estiva, ha sollevato un mare di polemiche che pongono Christian Solinas in una posizione scomoda.
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Aumentano sempre più gli esponenti della classe politica che chiedono a Christian Solinas, Governatore della Sardegna, di dimettersi. Il motivo risale alla scorsa estate quando il politico ha disatteso i pareri negativi del Comitato Tecnico Scientifico ed ha dato avvio alla movida sarda. Locali aperti ed affollati, assembramento…insomma, tutti veicoli di diffusione del virus. Un’azione errata che ha provocato infatti l’aumento dei contagi da Covid-19. Il CTS – nelle persone di Sotgiu, Cucca, Vella, Cappuccinelli – aveva infatti espresso chiaramente: “Non riaprite le discoteche, è uno spot all’assembramento”. Nicola Fratoianni – portavoce della Sinistra italiana – dichiara: “…il caso discoteche dimostra che Solinas ha fatto carte false, nel vero e proprio senso della parola, per favorire alcuni interessi particolari a scapito della salute dei cittadini”.
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Christian Solinas, l’invito collettivo alle dimissioni
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“La magistratura farà il suo lavoro, ma nel frattempo Solinas e la sua giunta dovrebbero fare una cosa sola: dimettersi e chiedere scusa. Per parte nostra porteremo la questione in Parlamento”, prosegue Nicola Fratoianni. Malcontento che proviene anche dal Movimento 5 Stelle che sul punto dichiara: “In questi mesi abbiamo compreso le difficoltà di Solinas nella gestione della pandemia…ma ora non si può più ammettere tanta inadeguatezza e chiediamo subito le dimissioni di Solinas”.
La Regione Sardegna, a seguito dell’inchiesta aperta dalla Procura di Cagliari, interviene sul caso: “L’ordinanza n. 38, infatti, assunta in condizioni di curva epidemiologica prossima allo zero, ha seguito un differente iter procedimentale, che ha comunque previsto prescrizioni più stringenti rispetto alle linee guida nazionali e coerenti con le osservazioni espresse dal comitato tecnico scientifico regionale. La stessa ordinanza, sollecitata da un Ordine del giorno approvato dall’intero Consiglio Regionale, è rimasta in vigore dal 12 al 16 agosto”.
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La riapertura voluta da Solinas è avvenuta in contrasto con quanto espresso dal parere degli esperti. Una decisione da cui deriverà un’imputazione per il Governatore dell’isola per epidemia colposa.
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