Lockdown, Walter Ricciardi: “Scongiurato? Assolutamente no”

Il professor Walter Ricciardi, consulente del Ministro della Salute Roberto Speranza, ha affermato che l’ipotesi lockdown totale non è ancora scongiurata: servono altri giorni per comprendere l’effetto delle misure.

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Walter Ricciardi (foto dal web)

Ieri il Premier Giuseppe Conte ha voluto rassicurare gli italiani, affermando che la squadra di Governo è a lavoro per scongiurare un secondo lockdown. Ha predicato, però, pazienza sottolineando come bisognerà attendere alcuni altri giorni per varare l’efficacia delle misure dell’ultimo DPCM. A far da eco alle sue parole quelle di Walter Ricciardi, consulente del Ministero della Salute, il quale ha rimarcato come servano ancora 10 giorni per comprendere se un nuovo “Restate a casa” generalizzato sia scongiurato definitivamente.

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Lockdown, Walter Ricciardi: “Scongiurato? No, bisogna ancora attendere”

Coronavirus Covid-19
(Getty Images)

Siamo nella giusta direzione, tuttavia dobbiamo attendere un’altra decina di giorni. Le ultime misure introdotte con il DPCM del 3 novembre scorso, per mostrare i loro effetti necessitano di almeno due settimane di applicazione“. Queste le parole del professor Walter Ricciardi a Sky TG24.

Il consulente del Ministro della Salute Roberto Speranza ha poi proseguito affermando: “Il rischio lockdown non è scongiurato. In alcune regioni il quadro peggiora, in altre è stabile. Bisogna invertire il trend della curva“. Una condizione necessaria e sufficiente, sottolinea Ricciardi, per trarre delle giuste conclusioni e definitivamente scartare l’ipotesi di una seconda chiusura generalizzata.

Solo ed esclusivamente sui numeri il Governo potrà operare le proprie scelte. Come sino ad ora più volte reso noto è proprio sui differenti monitoraggi che le diverse Regioni sono state collocate all’interno di distinte zone dal diverso colore.

Per il professor Ricciardi, affinchè il sistema di contenimento funzioni, è necessario che le autorità locali proseguano a comunicare i dati puntualmente. Non solo, dovrebbero anche cercare di migliorare il sistema offrendo una maggior e più ampia qualità in termini di comunicazioni. È solo in questo modo che, precisa ai microfoni di Sky TG24, il Governo potrà assumere le più giuste decisioni. Ovviamente il professore confida nella buona fede delle Regioni che a suo avviso non manipolerebbero mai i dati, non fosse altro che sarebbe perfino reato.

Regioni e zone, in vista cambiamenti

Sulla possibilità che alcune regioni possano essere collocate in altre zone rispetto a quelle attuali, Ricciardi afferma di non esserne a conoscenza perché tale decisione non spetta a lui. Di certo tiene a precisare che determinate realtà metropolitane, per quanto rientranti in zona gialla, a suo avviso sarebbero già da considerarsi come rossa. Una valutazione che, spiega a Sky Tg24, giunge all’esito della valutazione dei dati  in suo possesso relativo alla pressione sulle strutture ospedaliere.

Nel caso di specie, rientra la città di Napoli che per il professor Ricciardi andava chiusa già due settimane fa. Purtroppo, spiega il consulente del Ministero della Salute, il capoluogo campano è scenario di incredibili assembramenti (da ultimo si veda la notizia che ha fatto scalpore relativa al sovraffollamento del lungomare).

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Per molti il fatto di essere in zona gialla equivale al non dover rispettare alcun tipo di misura. Ma lo si vede anche nella gestione di alcuni ospedali, dove i pazienti recatisi in pronto soccorso venivano visitati in auto ed ivi stazionavano per ore, addirittura giorni.

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