Trentʼanni fa andava in onda la prima puntata di “Mai dire Gol”: i personaggi storici

Trentʼanni fa in onda la prima puntata di “Mai dire Gol”: i personaggi storici da Felice Caccamo a Cetto La Qualunque, passando per Lolita

serie a pronostici
calcio (Getty Images)

Era il 18 novembre 1990 la prima puntata dello spettacolo televisivo, condotto dalla Gialappa’s Band, che deistituzionalizzò il mondo del pallone. Prese in giro a non finire, e senza risparmiare nessuno. Un crescendo incredibile e un lancio di personaggi che hanno lanciato la carriera di molti, come Aldo, Giovanni e Giacomo, o il consolidamento di altri già noti come Teo Teocoli nei panni del giornalista napoletano “Felice Caccamo“.  “Oddio, un altro programma che parla di calcio: sì, ma è tutto da ridere”, scriveva l’Unità presentando il programma all’esordio. Il giornale lo considerava  “La Penelope dei palinsesti”. “Il programma disfa quello che gli altri tessono. Ribalta quello che gli altri hanno epicamente narrato dal fronte sempreverde dei campi di calcio”, si leggeva sullo storico quotidiano.

Mai Dire Gol, il ricordo

Mai dire Gol è stato un successo straordinario, il primo vero modo di affrontare il calcio con satira che riusciva ad incollare al monitor sia i calciofili veri che quelli meno. Per la serie quando ridere mette tutti d’accordo. Intanto stravagante ed efficace anche la conduzione a tre di Marco Santin, Giorgio Gherarducci e Carlo Taranto, che formano la Gialappa’s Band e di cui si sente solo la voce. Il loro nome non era casuale perchè ripreso da una pianta messicana dal potere purgante. Non un nome a caso perchè il programma era un insieme di spezzoni su ciò che era accaduto prendendo per i fondelli protagonisti e giornalisti. A Ultimo Uomo hanno intervistato uno dei componenti di quel trio, Marco Santin: “Quando iniziavano le partite noi ci mettevano lì davanti allo schermo e le guardavamo in bassa frequenza, tre a testa, non c’erano né anticipi né posticipi”, ricorda  Santin.

Prendevamo nota dei lisci e dei gol sbagliati, soprattutto. Dopodiché ci dedicavamo a “Novantesimo Minuto”, che andava in onda alle sei di sera, tipo, per cercare strafalcioni dei vari inviati o momenti divertenti delle interviste post-partita. Avevamo una redazione dedicata a questo, da soli non ce l’avremmo mai fatta, e poi il montaggio, tutto di corsa e via, pronti per le 22″.

 

 

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