L’intervista a Enzo & Sal: dagli esordi, a Colorado fino a Made in Sud

La nostra intervista a Enzo & Sal, il duo comico che tutti abbiamo imparato a conoscere grazie a Made in Sud

Enzo & Sal
Enzo & Sal (Foto Facebook)

Enzo & Sal, il duo comico che tutti abbiamo imparato ad apprezzare sul palco di Made in Sud. Chi non conosce l’incazzatore personalizzato e molti altri loro personaggi?

Ma chi sono veramente e come sono arrivati ad essere così conosciuti? A YesLife Vincenzo Busto e Salvatore Strazzullo hanno raccontato la loro storia, dagli esordi quando si sono conosciuti fino al successo.

Ragazzi, oggi il grande pubblico vi conosce per essere alcuni dei grandi protagonisti di Made in Sud. Nel programma siete arrivati fin dal 2009. Cosa rappresenta per voi? Una seconda casa?

Una seconda casa no, altrimenti ci tocca pagare l’imu! Sicuramente un luogo familiare dove siamo cresciuti. Avevamo 22 anni e qualche chilo in meno!

Fin dall’inizio avete esordito con il vostro personaggio che è diventato un vero cult: L’incazzatore personalizzato. Com’è nato?

Appena ventenni volevamo partecipare al premio “Massimo Troisi” e ci vedevamo con frequenza per trovare i personaggi giusti da presentare al premio. Tra i vari personaggi che pensammo c’era “l’incazzatore personalizzato” e quando lo provammo con il pubblico per la prima volta andò talmente bene che decidemmo di portare quello al premio…

Secondo voi perché piace così tanto?

Perché tutti ci arrabbiamo ma spesso ci sono cose che non possiamo dire… tipo al nostro capo (altrimenti ci licenzia) e avere qualcuno che si sfoga e dice le cose che vorremmo dire tutti; è una liberazione.

Altra bella soddisfazione poi, sempre con lo stesso personaggio, quella di approdare anche a Colorado. Cosa ricordate di quell’esperienza? 

Colorado è stata una bellissima vetrina, ci ha dato la possibilità di misurare la nostra comicità anche fuori regione ed è un’esperienza che portiamo con grande soddisfazione nel nostro bagaglio artistico

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Ci raccontate un aneddoto del dietro le quinte?

Prima di entrare in scena abbiamo dei riti scaramantici (sì, siamo scaramantici) tra questi, pochissimo prima di entrare in scena, ci diamo uno schiaffo forte sulla spalla e spesso entriamo sul palco maldicendoci l’uno dell’altro.

Nell’ultima edizione di Made in Sud avete proposto i Bamboccioni. Quanto c’è di vero e quanto di parodia in questi nuovi personaggi? 

Di vero c’è la voglia di essere ancora così, ma ormai avendo entrambi una famiglia non possiamo più essere figli ma dobbiamo interpretare il ruolo più difficile che è quello del padre.

Ma andiamo indietro, quando nasce il vostro duo comico per la prima volta?

Nasce quando decidemmo di partecipare al Premio Massimo Troisi nel 2007 ma il primo anno non ci scelsero, non eravamo pronti. Ci riprovammo poi nel 2008 con l’incazzatore e lo vincemmo!

Come vi siete conosciuti?

Ci siamo conosciuti nel 2004 ad un corso di recitazione a San Giorgio a Cremano diretto da Carla Morghen.

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Il Covid ha bloccato molto gli spettacoli all’aperto con i quali voi girate lo Stivale. A teatro cosa vi aspetta?

Speriamo di ritornare presto a girare lo stivale, ci manca tanto il contatto con il pubblico. Le risate e gli applausi dal vivo danno un’emozione che non si può trovare sui social con like e cuoricini

E per la televisione c’è qualche novità di cui potete parlarci?  

Abbiamo dei progetti ma preferiamo non parlarne (sì, siamo scaramantici).

FRANCESCA BLOISE 

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