Luigi di Maio ricorda Maradona: “Con Napoli una meravigliosa storia di passione”

Il ministro Luigi di Maio parla di Maradona e ci concede un suo personale ricordo di un’icona mondiale del calcio

 

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Anche il ministro degli Esteri, Luigi di Maio, parla del grande Diego Armando Maradona che si è spento lo scorso 25 novembre nella sua casa di Buenos Aires dopo aver subito un intervento alla testa nelle scorse settimane. Tutti in questi giorni hanno riservato un ricordo per El Pibe de Or che ha fatto sognare il mondo intero, l’Italia e Napoli. E Di Maio che è di origini campane non si è risparmiato. Ha ricordato il grande campione sulle pagine di Leggo.it con un messaggio molto sentito.

Il ministro ed esponente del Movimento 5 stelle ha ammesso di essere ripiombato indietro nel tempo alla ricezione della notizia della morte dell’ex calciatore. Un tuffo nel passato e nella sua infanzia quando lu aveva soli 4 anni e il Napoli vinse il secondo scudetto proprio grazie a Maradona.

E di lui Di Maio dice: Resterà per sempre oggetto di un culto della personalità. Segno di un uomo che non ha mai cercato onori agli sforzi compiuti – ha spiegato – Diego Armando Maradona non è stato solo il più forte calciatore di sempre. Maradona è stato il calcio. Qualcuno ha scritto che Dio ha chiamato la sua mano”.

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Luigi Di Maio, i suoi ricordi per Maradona

 

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Un Luigi di Maio come forse non l’abbiamo mai visto. È così che il ministro si mostra nel suo personale ricordo di Diego Armando Maradona. Parla della sua infanzia e dell’atmosfera di festa che la vittoria del Napoli aveva portato.

“Quell’atmosfera che Diego si trascinava dietro non ci ha mai abbandonato. Resta impregnata nei nostri corpi, nei sorrisi, nei dolori. Esultanze, speranze e voglia di riscatto si mescolavano, trasmettendo una nuova energia e tutta la napoletanità”.

I suoi sono ricordi sfocati ma emozionanti legati alla figura di Maradona che per il ministro, seppur piccolo, era sempre presente in casa tra pranzi, giochi tra bambini e reunion d famiglia. Un personaggio dal sapore fiabesco, che ha saputo tramutare il calcio in arte e rendere lo sport cultura popolare” ha detto Di Maio.

E questi ricordi il ministro dice che li custodisce in modo geloso come ogni altro cittadino di quella regione che ha vissuto insieme a Maradona momenti memorabili.

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Non si può pensare a Maradona senza evocare Napoli – continua – Ma in ogni angolo di Napoli si respira la devozione per Diego” perché tra la città capoluogo e il campione di calcio, spiega l’esponete del movimento fondato da Beppe Grillo c’è una “meravigliosa storia di passione”.

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