Condannato per l’omicidio di una 13enne: la svolta dopo 20 anni di carcere

Un uomo è stato rilasciato dopo essere rimasto in carcere ingiustamente per ben 20 anni: era stato condannato dello stupro e dell’omicidio di una 13enne.

Condannato omicidio 13enne carcere
(patrick489 – Pixabay)

È rimasto in carcere per 20 anni da innocente, dopo essere stato condannato per lo stupro e l’omicidio di una ragazza 13enne. Questo il triste destino di un uomo, ora 53enne, che è stato scarcerato dopo un nuovo processo presso il tribunale di Suwon, in Corea del Sud. Durante il recente dibattimento, sarebbero emersi gli errori giudiziari e le torture subite durante le prime indagini che portarono alla sua condanna.

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Corea del Sud, condannato per lo stupro e l’omicidio di una 13enne: imputato rilasciato dopo 20 anni di carcere

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Tribunale (Getty Images)

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Oggi, giovedì 17 dicembre, il tribunale di Suwon ha scarcerato Yoon Seong-yeo, un uomo di 53 anni che 20 anni fa era stato condannato per lo stupro e l’omicidio di una ragazza 13enne. Stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, come riporta l’emittente Cnn, la vittima era stata uccisa, dopo aver subito violenze sessuali, nella sua camera dove viveva con la famiglia, a Hwaseong nel 1988. Il terrificante delitto era stato inserito tra quelli che vennero ribattezzati come gli “omicidi di Hwaseong“. Tra il 1986 ed il 1991, difatti, nell’allora cittadina rurale vicino a Seul, un serial killer uccise in totale 10 persone.

Per questi omicidi, l’unica persona ad essere incriminata fu proprio Yoon Seong-yeo che venne arrestato dalla polizia coreana e condannato all’ergastolo. Durante un nuovo processo, come riporta la Cnn, sono emersi gli errori durante le prime indagini e le torture con le quali le autorità avrebbero estorto la confessione all’imputato, una delle prove per il quale era stato condannato.

Nel dettaglio la vera svolta sarebbe arrivata a settembre quando, attraverso un esame del Dna, gli inquirenti erano riusciti a collegare gli omicidi di 30 anni fa ad un soggetto che si trova in carcere dal 1994 per aver ucciso la cognata. In seguito a questi risvolti, l’uomo ha ammesso le proprie responsabilità confessando tutti gli “omicidi di Hwaseong” ed altri quattro dei quali la polizia coreana non ha fornito ulteriori dettagli.

Il giudice del nuovo processo, durante l’udienza ha dichiarato: “In qualità di membro della magistratura – riporta la Cnnmi scuso con l’imputato, che ha patito grandi dolori fisici e mentali, per l’incapacità della corte di funzionare in modo corretto come ultimo baluardo dei diritti umani dei cittadini“.

Dopo la svolta, attesa per ben 20 anni, adesso Yoon Seong-yeo potrà richiedere un risarcimento per quanto accaduto. Secondo uno dei legali della difesa dell’uomo, per quest’ultimo potrebbe arrivare un risarcimento di oltre 1 milione già all’inizio del nuovo anno.

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Carcere
Carcere (foto da Getty Images)

Yoon Seong-yeo, dopo la nuova decisione del tribunale si è detto “sollevato“, soprattutto dato che è raro in Corea del Sud che le autorità accettino richieste di revisione di un processo.

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