‘Salvini è uno sciacallo’: Ilaria Cucchi querelata

Ilaria Cucchi è stata citata a giudizio da Matteo Salvini per una frase che aveva pronunciato nei suoi confronti dopo la sentenza riguardante il fratello Stefano.

 

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La sorella di Stefano Cucchi, morto nel 2009 a causa delle violenze fisiche subite in carcere da parte degli agenti di polizia, scrive un lungo post su Facebook in cui si sfogo e rilascia delle dichiarazioni su Matteo Salvini.

Il capogruppo della Lega nord infatti avrebbe querelato Ilaria Cucchi in seguito a delle frasi pronunciate dalla stessa dopo la sentenza definitiva della Corte d’Assise d’Appello che condannava i colpevoli della morte di Stefano.

Ilaria con un lungo sfogo su Facebook dichiara: “Io e Matteo Salvini siamo stati citati davanti al tribunale di Milano il 23 febbraio alle ore 14. Io come indagata e lui come ‘persona offesa’. Mi ha querelata perché dopo le sue dichiarazioni rese al momento della sentenza della Corte d’Assise di Appello che condannava, dopo 10 anni, i carabinieri ritenuti colpevoli dell’uccisione di mio fratello io replicai duramente dicendogli, tra le altre cose, che era uno sciacallo. Mesi dopo mi è stato chiesto se per caso intendessi rettificare quelle dichiarazioni. Non l’ho fatto”.

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Le accuse di ‘sciacallo’ a Matteo Salvini

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In seguito a questa citazione, la Procura di Milano ha richiesto l’archiviazione del caso: “Le dichiarazioni rese da Ilaria Cucchi devono essere valutate nel loro complesso, alla luce del clima di continui e pregressi attacchi alla figura del defunto fratello. Ne consegue che la frase pronunciata dal Senatore Salvini in concomitanza della emissione della sentenza di condanna – momento di forte dolore per la famiglia Cucchi allorquando sarebbe stato auspicabile il silenzio generale – abbia solo esacerbato gli animi dei parenti della vittima, inducendo l’indagata a proferire l’espressione ‘sciacallo’ per mera reazione, con il palese intento di utilizzare tale termine nella reale accezione di ‘chi approfitta cinicamente delle disgrazie altrui’.”

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“Ora potrei andare sotto processo ma lo farò a testa alta”, conclude Ilaria.

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