Imprenditrice uccisa a martellate in casa: un dipendente confessa l’omicidio

Un 32enne ha confessato l’omicidio di Agitu Gudeta, l’imprenditrice etiope uccisa a martellate nel pomeriggio di ieri nella sua abitazione di Frassilongo (Trento).

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Omicidio nel pomeriggio di ieri a Frassilongo, in provincia di Trento, dove una donna sarebbe stata uccisa a martellate all’interno della sua abitazione. La vittima è Agitu Gudeta, imprenditrice 42enne etiope divenuta un simbolo di integrazione. A fare la drammatica scoperta sarebbero stati i vicini di casa che hanno immediatamente contattato le forze dell’ordine. Sul posto sono giunti i carabinieri che hanno avviato le indagini e fermato un uomo di 32 anni che, durante l’interrogatorio, ha ammesso le proprie responsabilità confessando il delitto.

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Trento, uccisa a martellate l’imprenditrice Agitu Gudeta: un dipendente confessa l’omicidio

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Ha confessato, l’uomo ghanese di 32 anni fermato dai carabinieri dopo l’omicidio di Agitu Gudeta, l’imprenditrice 42enne ritrovata senza vita nel pomeriggio di ieri, martedì 29 dicembre, nella sua abitazione di Frassilongo, piccolo comune in provincia di Trento. Dall’interrogatorio, come riporta l’Ansa, sarebbero emersi dettagli agghiaccianti sul delitto: la vittima sarebbe stata aggredita a martellate e poi violentata mentre era riversa al suolo agonizzante.

A ritrovare il corpo senza vita di Agitu, divenuta simbolo di integrazione per via della sua azienda agricola che gestiva da anni nella Valle dei Mocheni, sarebbero stati i vicini di casa, allarmati da un conoscente della vittima preoccupato perché quest’ultima non si era presentata ad un appuntamento. Presso l’abitazione sono arrivati i carabinieri che hanno immediatamente avviato le indagini per ricostruire quanto accaduto e rintracciare il responsabile del delitto.

Inizialmente, come riporta l’Ansa, i militari dell’Arma avevano interrogato l’uomo residente in zona che l’imprenditrice aveva denunciato nel 2018 per un’aggressione. Quest’ultimo, poi condannato senza l’aggravante dell’odio raziale, è stato giudicato estraneo ai fatti. Gli inquirenti sono, dunque, arrivati al 32enne ghanese dipendente dell’azienda che ha confessato durante la scorsa notte. Il movente dell’omicidio, sembra essere legato a questioni economiche per uno stipendio che non sarebbe stato corrisposto.

Il 32enne, dopo l’interrogatorio, riferisce l’Ansa, è stato trasferito presso il carcere di Trento.

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Sconvolta l’intera comunità della zona, dove Agitu Gudeta era molto conosciuta per via della sua azienda agricola Capra Felice, di cui in hanno parlato spesso numerosi programmi televisivi e riviste.

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