Intervista a Simone Di Pasquale, il decano di Ballando con le Stelle

Intervista a Simone Di Pasquale, il ballerino presente sin dalla prima edizione di Ballando con le Stelle ci racconta l’evoluzione dello show e ci svela alcuni progetti su cui sta lavorando.

Intervista a Simone Di Pasquale
L’intervista al ballerino Simone Di Pasquale
  • Simone, sei l’unico ballerino ad aver partecipato a tutte le edizioni di Ballando con le Stelle ed hai esordito con il botto visto che hai vinto nel 2005 la primissima edizione con Hoara Borselli, come pensi sia cambiato negli anni il dance show?

Beh, penso che dalla prima edizione ad oggi siano cambiate talmente tante cose: iniziamo dagli abiti, non sono più quelli tradizionali da ballo che possiamo vedere nelle gare e lo stesso vale per le scarpe. Non si pensa più al ballo in senso stretto ma vi è una forte spettacolarizzazione che si è evoluta nel tempo. Adesso Ballando propone dei frammenti di musical, merito anche delle tecnologie che ci consentono di avere tantissimi supporti volti ad arricchire la scenografia in ogni singola performance. Quindi sì, decisamente negli anni vi è stata un’evoluzione evidente. Inoltre è cambiata anche la parte autorale del programma, adesso si dà molta importanza – ad esempio – alle vite dei personaggi che ogni anno decidono di partecipare allo show dance.

  • C’è un ballo a cui sei particolarmente legato?

Allora, devo dire che io ballo da sempre ed amo tutti i balli, però se proprio devo esprimere una mia preferenza, sicuramente prediligo i balli quelli più sentimentali quali il tango, il paso doble, la rumba. Sono quei balli che mi rappresentano maggiormente.

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  • Hai fatto tanta TV ed hai partecipando anche a fiction di successo come Don Matteo nel 2009 dove interpretavi proprio il ruolo di ballerino. Qual è il tuo rapporto con la recitazione? E soprattutto, c’è un personaggio che vorresti interpretare? Cioè che lo vedi più sulle tue corde o che suscita la tua curiosità.

Allora, devo dire che il ruolo in Don Matteo è stato interessante; interpretavo un ballerino e mi esibivo in un tango. Era un personaggio particolare che ne combinava di ogni e quando infatti viene ucciso e poi si scopre chi è l’assassina. Comunque, al di là di questa mia partecipazione, io ho fatto parte a diversi musical ma adesso, visto il periodo particolare nel quale ci troviamo tutto questo non è possibile. Tuttavia, sono impegnato sul web con Improvvisamente la felicità, una sit-com – giunta alla seconda edizione – dove noi siamo semplicemente noi stessi, tantissime infatti le peripezie che riguardano me e Nathalie Guettà. Per me la recitazione è come la danza, ovvero dare una gestualità a quel passo. Le battute che sono supportate a tanta emozione.

  • Dopo Ballando: Virtual Dancer Academy è la prima accademia di danza virtuale, un bel modo per fronteggiare il periodo delicato nel quale ci troviamo. Potresti dirci qualcosa al riguardo?

Virtual Dancer Academy è una piattaforma online – come Netflix – che consente di ballare con i migliori maestri di ballo. Per accedere, basta andare sull’apposito sito https://www.virtualdanceracademy.com/ e curiosare tra i tantissimi contenuti che la piattaforma offre. Ci si può abbonare o iscriversi per ricevere le numerose promozioni. Il servizio è davvero innovativo e consente di scegliere fra tantissimi balli. Non è un progetto momentaneo, nel senso che continuerà anche dopo l’emergenza sanitaria. Periodicamente sono previsti degli eventi, uno ad esempio fissato per la prossima primavera e sarà possibile parteciparvi acquistando i biglietti. Un’occasione – si spera – per ballare dal vivo.

  • Chi ti seguirà in questo percorso? Ci saranno i colleghi di Ballando?

Tutto il cast di Ballando sarà presente a questo progetto. Negli anni abbiamo acquisito tanta capacità organizzativa e quindi vogliamo rendere fruibile a chiunque l’esperienza maturata. Le lezioni poi potranno essere one to one o collettiva, sempre secondo le esigenze di chi accede alla piattaforma.

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  • Funziona per livelli? Sicuramente un modo anche alternativo per trascorrere queste giornate.

Esatto, funziona per livelli proprio per adattarsi a chiunque. Insomma, un’occasione per sentirci più vicini.

MARIA LONGO

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