Agroalimentare, filiera in difficoltà: truffe sui prodotti a Indicazione Geografica

La filiera agroalimentare è in difficoltà con pesanti riduzioni nelle vendite, comprare Indicazioni Geografiche può aiutare l’economia del settore.

Agroalimentare, filiera in difficoltà. Ma attenti alle truffe sui prodotti a Indicazione Geografica
Filiera agroalimentare (Foto di Free-Photos da Pixabay)

L’attuale pandemia non ha solo reso complicata la circolazione delle persone a livello mondiale, ma ha anche creato una conseguente reazione a catena con il blocco delle esportazioni/importazioni e ristagno in tutto il settore dell’agroalimentare e la sua filiera, fino alla ristorazione.

Netto il taglio delle spese di fine anno a tavola, tanto che Coldiretti ha fatto sapere che i consumi alimentari degli italiani nel 2020 sono scesi ad un minimo storico che non si registrava da almeno un decennio. Tutto ciò ha portato ad un conseguente ristagno senza precedenti per la ristorazione che ha dimezzato il fatturato (-48%) subendo una perdita complessiva di quasi 41 miliardi di euro.

Questo quindi ciò che emerge dal bilancio di fine anno sui consumi alimentari fuori casa elaborato dalla Coldiretti su dati Ismea. Un settore che mai come ora è in pesante perdita. 1 italiano su 10 però per le feste appena trascorse ha fatto ricorso all’asporto o alla consegna a domicilio che registra un cambio nelle tendenze di consumo, una boccata d’ossigeno almeno per gli oltre 360mila locali della ristorazione presenti in Italia.

Anche se la chiusura dei locali ha portato ad una perdita di mezzo miliardo di euro solo in relazione al tradizionale veglione di Capodanno.

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La filiera dei prodotti enogastronomici è in crisi: attenti ai falsi ribassi nell’Horeca

Agroalimentare, filiera in difficoltà. Ma attenti alle truffe sui prodotti a Indicazione Geografica
Ristorante (Foto di Free-Photos da Pixabay)

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Sempre Coldiretti e Filiera Italiana fanno sapere che la chiusura della ristorazione è costata, secondo gli ultimi dati Ismea: “Circa 43 miliardi in meno di consumi di eccellenze alimentari italiane (Indicazioni Geografiche Dop, Igp e Stg, ndr) non compensati dall’aumento, che resta solo parziale, delle vendite al dettaglio che hanno prodotto circa 13 miliardi, arrivando così a produrre un saldo netto negativo di oltre 30 miliardi”.

Luigi Scordamaglia, consigliere delegato di Filiera Italia, si è espresso a riguardo: “Il blocco del canale dell’Horeca ha lasciato le grandi eccellenze alimentari – vino certo, ma anche formaggi, salumi – senza un adeguato canale di valorizzazione, pensare che sia un bene trovare prodotti di grande qualità, sugli scaffali dei discount è un errore, è l’anticamera del fallimento: stiamo svendendo il Made in Italy”.

l maggiori Consorzi agroalimentari sono in perdita, il Prosciutto di Parma Dop perde il -30%, la Mozzarella di Bufala Campana Dop è arrivata fino a -60% in alcuni mesi del 2020, il settore italiano del vino -25% sul fatturato 2019. Attenzione alle truffe però, in commercio – sul web soprattutto – in questi mesi sempre più spesso si trovano prodotti gastronomici a Indicazione venduti a prezzi stracciati.

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Agroalimentare, filiera in difficoltà. Ma attenti alle truffe sui prodotti a Indicazione Geografica
Prosciutto (Foto di Ben Kerckx da Pixabay)

Spesso questi ribassi sono frutto di meccanismi di compravendita dei rivenditori oppure si riferiscono a prodotti non originali con marchio certificato. Sempre meglio rivolgersi al sito del Consorzio per tutelare la nostra economia e far ripartire la filiera pesantemente in crisi.

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