Olivier Duhamel accusato di incesto: aperte le indagini

“La familia grande”: l’ex professore universitario e politico francese è stato accusato di incesto e abuso sessuale sul figliastro. 

Ieri, martedì 5 gennaio la procura di Parigi ha aperto un’indagine dopo le accuse rivolte contro Oliver Duhamel da parte di Camille Kouchner; figlia di Bernard, noto politico e medico francese, uno tra i fondatori di Medici senza frontiere. Il nuovo libro, scritto da Camille stessa, ha scosso l’intero ambiente intellettuale, rompendo il silenzio sull’incesto. Difatti, la penna dell’autrice ha deciso di denunciare e rendere pubblici gli incesti da parte del patrigno, il politologo Olivier, il quale avrebbe abusato sessualmente del gemello di Camille durante gli anni ’80, quando questi era solo un adolescente. Le indagini investigative sono state aperte per “stupro e violenza sessuale da parte di persona che ha autorità su minore di 15 anni” – annuncia Rémy Heitz, procuratore di Parigi.

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“La Familia grande” è una forte testimonianza scritta degli abusi sessuali del patrigno. Il senso di colpa della vittima simboleggiata dall’icona del serpente che si evolve in idra

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Camille e Viktor sono figli di Bernard Kouchner, ex ministro della salute e degli affari esteri e fondatore dell’ONG Médecins Sans Frontières, e di Evelyne Pisier, storica e scrittrice, morta nel 2017. Kouchner e Pisier ebbero tre figli, prima di separarsi nel 1980. Successivamente Pisier ebbe una relazione di quattro anni con il leader cubano Fidel Castro, prima di sposare Olivier Duhamel.

Il libro in questione si intitola “La Familia Grande” (Edizione Seuil) e sarà pubblicato domani, 7 gennaio. L’opera non solo è un documento che accusa gli atti incestuosi del patrigno, il politologo costituzionalista Olivier Duhamel; ma è soprattutto una potente testimonianza sulle dinamiche degli abusi sessuali, durati due anni, nonché su quelle dell’innesco psicologico del senso di colpa e della vergogna nella mente della vittima che ha subito violenza.

Queste emozioni sono spiegate attraverso una forte immagine evocativa; quella del serpente, simbolo della colpa, che progressivamente si evolve in un’idra. “La colpa è come un serpente. Ti aspetti che si schieri in risposta a determinati stimoli, ma non sempre sai quando ti paralizzerà. – scrive Camille. La scrittrice narra la storia del gemello, soprannominato “Victor”, anche quando questi, all’età di soli 14 anni, le ha rivelato di aver subito violenza da parte del patrigno, ex eurodeputato e editorialista di diversi media. Camille confessa che suo fratello l’ha implorata di mantenere il segreto: “Se parli, morirò. Mi vergogno troppo. Aiutami a dirgli di no, ti prego.”

Attualmente, Duhamel, 70 anni, si è dimesso dal suo lavoro presso la Fondation Nationale des Sciences Politiques, che sovrintende e finanzia il prestigioso Sciences Po grande école. L’uomo ha inoltre cancellato il suo account Twitter, ma non ha replicato parola sulle accuse.

“Amo i miei fratelli e mia sorella e ammiro il loro coraggio: sostengo la loro scelta di rompere il silenzio.” – scrive il fratello Alexandre – “Dobbiamo sempre ascoltarci, ascoltare e proteggere chi ha sofferto e soffre ancora oggi.” – continua – “Per il resto, vi consiglio la lettura del libro.”

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La presunta vittima dell’abuso deve ancora commentare pubblicamente il caso. La notizia dello scandalo continua a scatenare l’avversione e l’ira di molti utenti tra i vari social networks.

Fonte Cnews

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