Zona rossa automatica, ipotesi al vaglio: le Regioni che rischiano il lockdown

Il Governo, tramite una modifica dei criteri per l’assegnazione della fascia di rischio di ciascuna regione, vorrebbe la collocazione automatica in zona rossa al ricorrere di una specifica circostanza.

Zona rossa automatica Italia regioni
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La curva epidemiologica torna a preoccupare. Dopo un leggero miglioramento registratosi prima delle vacanze di Natale, terminate le feste sarebbe tornato lo spettro della terza ondata. L’indice di contagio continua a salire come la preoccupazione del Governo. Per tale ragione, l’esecutivo vorrebbe apportare una modifica ai criteri per l’assegnazione della fascia di rischio di ciascuna regione. Nello specifico l’inserimento in zona rossa dovrebbe avvenire in modo automatico al ricorrere di una specifica condizione che con i dati odierni vedrebbe in lockdown almeno due regioni.

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Zona Rossa automatica: le regioni a rischio

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Quando a livello settimanale si registrano 250 casi ogni 10mila abitanti, la Regione finisce in zona rossa. Questa la proposta di cui il Governo ora dovrà discutere nella giornata di lunedì con i governatori delle Regioni. L’idea è stata avanzata dall’Iss con benestare da parte del Comitato Tecnico Scientifico. È stato spiegato come l’incidenza rappresenti una variabile imprescindibile e come il suo valore, per essere accettabile, debba essere di 50 casi ogni 100mila abitanti. Un numero preciso che indicherebbe l’unico modo in cui sarebbe possibile ripristinare la rete dei contatti.

Con i numeri registratisi tra il 28 dicembre ed il 3 gennaio a rischio lockdown vi sarebbe il Veneto, con un’incidenza settimanale di 453,31 casi. In bilico l’EmiliaRomagna con i suoi 242,44. Numeri che ad avviso degli esperti, considerando l’andamento della curva, sarebbero quasi sicuramente prossimi ad un peggioramento.

Eppure i Presidenti sul punto si dicono scettici. A loro avviso, riporta la redazione di Sky Tg24, a venir penalizzate sarebbero le regioni che effettuano il maggior numero di tamponi. Ogni perplessità, tuttavia, verrà discussa lunedì in conferenza con il Governo. Quand’anche su questo punto non dovesse trovarsi un’intesa di certo si comprende come l’Esecutivo attuerà misure più stringenti.

Giorni fa è intervenuta da parte del Governo una modifica, ma questa come noto ha riguardato uno dei fattori che determina l’inserimento in una zona piuttosto che in un’altra. Si tratta dei valori dell’indice di contagio, l’Rt.

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Si è, sostanzialmente, operato un abbassamento delle soglie per cui il parametro che determina l’ingresso, ad esempio, in zona rossa prima era di 1,50 oggi di 1,25. Il valore che invece prima consentiva l’inserimento in zona arancione.

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