Vegenuary, la challenge del gennaio vegano: 500mila nel mondo vi hanno già aderito

Gennaio è il mese dei buoni propositi e la challenge Vegenuary ha aperto l’anno con la sfida ad eliminare la carne ed i derivati per un mese

Vegenuary, la challenge del gennaio vegano. 500mila nel mondo vi hanno già aderito
Vegenuary succo di arancia (Foto di Jan Vašek da Pixabay)

Gennaio è da sempre il mese dei buoni propositi, delle diete imposte, dei corsi mai affrontati, degli esami rimandati, della ricerca di un nuovo lavoro. È anche, dal 2014, il mese della challenge internazionale che invita le persone a mangiare vegano per tutto il mese in corso.

Nasce quindi Vegenuary, neologismo frutto dell’unione delle parole Vegan e January. Si tratta infatti di una sfida a mettere da parte la carne per sole quattro settimane, a informarsi sui benefici di questo tipo di dieta. Questo approccio permette poi di ripartire con maggiore consapevolezza nei mesi successivi, magari spinti poi a proseguire questo stile di vita. Quest’anno le adesioni hanno superato le 500mila iscrizioni, secondo quanto riportato sul sito la ong britannica omonima che organizza l’iniziativa.

Chi si iscrive al sito riceverà per tutto il mese un’email giornaliera di supporto con indicazioni basilari riguardo come fare la spesa, alcune ricette semplici, informazioni nutrizionali.

Secondo gli organizzatori in questo momento storico rischiamo due delle minacce maggiori mai incontrate dall’umanità: il cambiamento climatico e la pandemia globale, due aspetti su cui l’uomo può e deve lavorare per poter garantire a tutti una vita dignitosa.

L’ong spiega che l’allevamento animale è responsabile di circa il 14,5% di tutte le emissioni di gas serra generate ogni anno. Un dato che però destinato a crescere perché per nutrire gli animali negli allevamenti intensivi è necessario produrre oltre un miliardo di tonnellate di cibo ogni anno. Un altro dato confermato è che l’80% della deforestazione in Brasile è dovuta al fatto che i terreni servono per creare pascolo per gli animali d’allevamento.

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Attenzione a vitamine e nutrienti, l’aiuto di un nutrizionista è indispensabile

Vegenuary, la challenge del gennaio vegano. 500mila nel mondo vi hanno già aderito
Hamburger carne (Foto di dunkindonies da Pixabay)

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Moltissime persone infatti sono sensibili al tema del rispetto ambientale e condividono questo approccio all’alimentazione salutistica senza carne e derivati, ma sono restie ad abbandonare le vecchie abitudini. Questo soprattutto per il timore di non riuscire a compensare le carenze nutritive, o di non avere tempo di preparare i pasti considerati troppo complessi.

Veganuary allora viene in soccorso e lo fa nel modo più semplice, non soltanto spiegando il suo approccio come scelta etica ed ecologica ma anche come esempio di cucina semplice. Eliminare in una sola volta tutti i derivati animali può costituire una sfida in cucina per chi non ha molta confidenza con la cucina vegetariana.

L’alimentazione vegana può però portare a scoprire nuovi cibi e nuove combinazioni di sapori. E’ quasi scontato dire che spesso scegliere un formaggio vegetale al supermercato è tanto semplice quanto quello di afferrarne uno animale dallo scaffale. Oppure aprire un barattolo di legumi in scatola non comporta più tempo di quando invece richiede quello di una confezione di prosciutto sotto vuoto.

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Vegenuary, la challenge del gennaio vegano. 500mila nel mondo vi hanno già aderito
Cucina vegetariana (Foto di pasja1000 da Pixabay)

Attenzione però all’assunzione di alcune vitamine e nutrienti come la vitamina B12, gli acidi grassi omega 3 e alcuni minerali come calcio, ferro e zinco. Se l’approccio alla dieta vegana dovesse poi diventare una scelta di vita, sempre meglio affidarsi ad un nutrizionista. Saprà infatti aiutarvi nel bilanciare ed organizzare la vostra dieta nel modo più completo possibile.

 

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