Festival Sanremo naviga a vista: possibile slittamento sul tavolo

Le misure anticovid dell’ultimo Dpcm previste fino al 5 marzo hanno colto di sorpresa lo staff di Sanremo. Le date previste in partenza, dal 2 al 6 marzo, potrebbero slittare. Tra le ipotesi anche la possibilità di realizzare il Festival a porte chiuse.

 

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L’organizzazione del Festival Sanremo è da ridefinire. Colti di sorpresa, i vertici delloo staff stanno vagliando nuove ipotesi sul suo svolgimento previsto dal 2 al 6 marzo.

L’ultimo Dpcm, valido fino al 5 marzo, ha rimescolato le carte in tavola. E sul tavolo ora c’è un possibile slittamento del programma ad aprile. Altra ipotesi è quella della sua realizzazione a porte chiuse. Con lo stato di emergenza, prorogato fino al 30 aprile a seguito dell’andamento della pandemia, le cose si complicano per questa 71esima edizione del Festival.

Lo staff,  Amadeus, il Comune della Città dei Fiori, gli sponsor si confronteranno la prossima settimana per individuare la soluzione migliore. Una situazione non semplice da affrontare. Diversi sono gli interessi in gioco. Quello economico per la città di Sanremo, già impattata dalla nave bolla ipotizzata per ospitare il pubblico del Festival. E non solo. Anche quelli dei pubblicitari e dei discografici al lavoro dietro le quinte da mesi sull’uscita degli album firmati dagli artisti in gara a seguito alla loro partecipazione.

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Festival di Saremo: 71 edizione si svolgerà in un stato di emergenza

 

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La certezza è che Festival si terrà in un clima di emergenza complicando notevolmente la macchina organizzativa, fin dagli inizi speranzosa di mettere in scena un’edizione di rinascita. Il desiderio generale era nell’allenamentamento delle restrizioni per dare vita a un ritorno alla normalità, come più volte comunicato dal direttore artistico.

L’ assessore al Turismo Giuseppe Faraldi ha affermato che non è stato ancora definito un piano su come saranno gestite le aree al di fuori dell’Ariston. Decisione che dovrà essere approvata dalla Prefettura e Questura unite nel comitato provinciale per l’ordine e la sicurezza.

«Credo che sarà un Festival diverso ma già il fatto di riuscire a organizzarlo è un risultato molto importante, segno che si sta lavorando in sinergia con Rai. Sarà l’evento più importante d’Italia nel momento più difficile del Paese. In città ci saranno operatori, addetti ai lavori e cantanti. Anche il palco in piazza Colombo è confermato, ma chiaramente non potrà svolgere la stessa funzione dell’anno passato. Più di questo non possiamo garantire», spiega l’assessore Faraldi.

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La Rai avrà la parola finale su un possibile cambio di data. Per ora alcune indiscrezione parlano di un possibile slittamento ad aprile.

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