Sanremo, Amadeus: l’ultimatum che rischia di far saltare tutto – VIDEO

Amadeus, conduttore e direttore artistico del festival di Sanremo, si infuria per le polemiche sulla sicurezza e annuncia: “O siamo compatti e lavoriamo per farlo al meglio, oppure ci rivediamo nel 2022”

Il Festival di Sanremo non è mai stato immune alle polemiche, ma quest’anno le critiche si concentrano non tanto sulla scelta degli artisti in gara, quanto sulla decisione di far partecipare il pubblico alla manifestazione canora. Sarà una platea composta da soli figuranti quella del Teatro Ariston, sede storica del Festival, dato che il prefetto di Imperia ha ribadito il divieto d’accesso al pubblico, vista l’emergenza sanitaria.

Così Amadeus, conduttore e direttore artistico del Festival, ha deciso di dire la sua: “Sì, pensiamo a figure contrattualizzate che sono parte integrante dello spettacolo nel rispetto del Dpcm. Con le giuste distanze possiamo arrivare a 380 persone in platea, mentre la galleria sarà ovviamente chiusa. Dobbiamo offrire al pubblico a casa e agli artisti che sono sul palco la possibilità di avere uno spettacolo vero. Chi dice che il pubblico non serve fa un altro mestiere. Io non mi metto a sindacare di protocolli sanitari e mi affido al giudizio di tecnici ed esperti. Su come si fa uno spettacolo invece penso di avere l’esperienza per sapere come si realizza uno show così importante”.

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Le polemiche sul pubblico a Sanremo 2021

Amadeus Sanremo 2021

 

Amadeus sottolinea: “Il Festival blindato non serve a niente, non è uno spettacolo televisivo, passerebbe alla storia come il Sanremo del Covid. Io sono sempre stato chiaro: o Sanremo si fa in sicurezza – perché la salute viene al primo posto – oppure non si fa“.

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Lo showman non arretra davanti alle polemiche, forte del successo di Sanremo Giovani, la cui serata finale si è tenuta lo scorso 17 dicembre nel teatro del Casinò di Sanremo, nonostante le restrizioni dovute alla pandemia. “Sanremo Giovani – spiega Amadeus – è stato fatto in un teatro piccolo, con tanti cantanti e tecnici che si sono avvicendati sul palco. È andato tutto bene: non abbiamo avuto mezzo problema. Se il protocollo sanitario è preciso le cose si possono fare. Con Sanremo Giovani la Rai lo ha dimostrato”.

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Amadeus: “Sanremo a maggio? Non è mica il Festivalbar!”

Amadeus a Sanremo
Amadeus a Sanremo 2020

Secondo Amadeus quindi non dovrebbero esserci intoppi nel realizzare il Festival di Sanremo nella settimana dal 2 al 6 marzo 2021. Anche perché un cambio di date significherebbe far perdere l’identità al Festival della canzone italiana. “Se lo posticipi a maggio non è Sanremo, ma il Festivalbar – sottolinea il conduttore – e poi chi ci dice che a maggio avremo lasciato le mascherine e potremo abbracciarci tranquillamente? Se così fosse firmerei subito, ma a maggio probabilmente saremo più o meno nella stessa situazione. Quindi spostarlo per trovarsi con gli stessi problemi non avrebbe senso“.

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Inoltre far svolgere la manifestazione canora avrebbe un alto valore simbolico, soprattutto in un momento in cui il settore dell’intrattenimento è fermo da marzo scorso. “Da parte mia – dichiara Amadeus – c’è grande sostegno a tutto il mondo dello spettacolo dove c’è gente disoccupata che non lavora da quasi un anno. Penso che con le dovute accortezze, i distanziamenti e i numeri ridotti, teatri e cinema dovrebbero riaprire. Nel caso di Sanremo però parliamo di uno studio televisivo, come succede per tanti altri programmi, non ci sarebbero problemi”.

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Amadeus L'anno che verrà Rai censura frasi
Amadeus ribadisce: “Il Festival o si fa a marzo o si rimanda al 2022”

Insomma protocolli di sicurezza e pubblico in sala possono funzionare, purché ci sia la volontà di lavorare bene. E Amadeus senza troppi giri di parole dichiara: “Non vorrei che sembrasse che mi sono intestardito a fare Sanremo a tutti i costi. Lo deve volere la Rai, la discografia e la città di Sanremo. Il Festival lo dobbiamo volere tutti: o siamo compatti e lavoriamo per farlo al meglio oppure ci rivediamo nel 2022″.

 

 

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