Sequestro U-Mask: inchiesta della Procura sulle mascherine biotech

Avviate le indagini sulle U-Mask. Il servizio di Striscia la Notizia smaschera le mascherine. L’azienda: “Norme rispettate.”

“La prima mascherina biotech, riutilizzabile fino a 200 ore di utilizzo effettivo” scrive l’azienda sul sito ufficiale della presunta mascherina innovativa. Dal prezzo complessivo di circa 40 euro, i rivoluzionari dispositivi di protezione proposti dalla società londinese si stanno diffondendo a macchia di leopardo anche in Italia. Molto utilizzate anche tra i vari esponenti della sfera politica, tra questi l’assessore al Welfare della Regione Lombardia, Letizia Moratti, le U-Mask sono attualmente nel mirino dell’indagine della Procura di Milano per frode nell’esercizio del commercio.

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Le origini della perquisizione

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A dare abbrivio all’indagine è stata la denuncia da parte di una ditta concorrente. Insieme ai documenti, l’azienda ha allegato i risultati delle analisi di laboratorio secondo cui la capacità filtrante della maschera biotech con il filtro, la cui durata è di circa “150-200 ore di utilizzo effettivo” minore, circa il 70-80%, contro il 98-99% ufficialmente dichiarato dalla società londinese. In particolare, l’Ansa riporta il sequestro da parte della Polizia locale e giudiziaria del dipartimento Salute, Ambiente e Lavoro in “dieci farmacie milanesi e nella sede della società di 15 mascherine U-Mask complete di filtro e di 5 filtri per effettuare le analisi sulla loro effettiva capacità di filtraggio e se conforme a quanto dichiarato dall’azienda.”

Coordinata dai procuratori aggiunti Tiziana Siciliano ed Eugenio Fusco, l’inchiesta ha come obiettivo la verifica in termini scientifici sull’effettiva efficacia del filtro, che andrebbe rinnovato ogni circa 28 giorno con il refill filtrante, dal valore di 16 euro più le spese di spedizione. Questa sera, 25 gennaio, il caso sarà approfondito su canale 5 da Moreno Morello di Striscia la Notizia.

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L’amministratrice della società che detiene il marchio per l’Italia rischia l’accusa di frode nell’esercizio di un’attività commerciale.

Fonte Ruetir

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