Saluti nazisti e croci in fiamme nel piccolo villaggio dell’Australia

Durante l’Australian Day, un gruppo di neonazisti ha seminato il terrore nei dintorni di Halls Gap.

I residenti di Halls Gap hanno affermato di essersi sentiti minacciati dalla presenza di una quarantina di vandali neonazisti. Il gruppo di estrema destra aveva fatto irruzione nel piccolo villaggio a Victoria (Australia), durante il lungo weekend dell’Australia Day; precisamente lo scorso sabato, 23 gennaio. La festa nazionale celebra in Australia lo sbarco della First Fleet nella Baia di Sidney nel 1788. Il villaggio pittoresco è  una celebre meta turistica, i viaggiatori vi si recano per l’accesso al Grampians National Park, noto per i suoi panorami mozzafiato tra alte montagne, fiori e fauna selvatici.

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“Siamo il Ku Klux Klan”

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Lungi dall’essere discreti, i malviventi hanno iniziato a gridare al “potere bianco” o, ancora, il tipico saluto nazista “Heil Hitler”, secondo quanto riferiscono i testimoni citati dai media locali. Nelle foto pubblicate online si notano gli estremisti dalle magliette nere riunirsi attorno a bandiere con la croce celtica bianca: il simbolo più popolare dell’ideologia suprematista. Un’altra foto ritrae questa volta il gruppo di neonazisti davanti a una croce cristiana in fiamme: i criminali sono tutti a petto nudo. Un commerciante del posto ha riferito ai notiziari che la banda non ha esitato a dichiararsi appartenente all’organizzazione segreta Ku ​​Klux Klan, con finalità politiche razziste e antisemite.

Le forze dell’ordine sono state contattate dagli abitanti del posto: gli agenti si sono subito mobilitati per avviare le indagini e un’inchiesta è stata aperta anche dalla polizia di Victoria. Secondo il Sidney Morning Herald, il gruppo neonazista fa parte di una più ampia comunità, denominata “National Socialist Network”, i cui iscritti sono protagonisti di numerosi messaggi discriminatori, pubblicati su diverse piattaforme social come Gab.com. I notiziari riferiscono che i loro atti vandalici sono un’ulteriore prova dell’ascesa dell’estrema destra nel paese. Le autorità locali, insieme a quelle degli Stati Uniti e del Canada, hanno intenzione di inserire i gruppi suprematisti nell’elenco delle organizzazioni terroristiche.

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L’agenzia di intelligence australiana ASIO ha confessato di aver utilizzato il 40% delle sue capacità sue per il monitoraggio esclusivo del gruppo di estremisti. 

Fonte The Sidnay Morning Herald

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