Vaccini ritardi anche da Moderna: parla Domenico Arcuri

Proseguono i tagli sui vaccini: anche la nota azienda farmaceutica Moderna ha annunciato un ritardo nella consegna delle dosi.

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Il ministro della Salute Roberto Speranza e il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri (Getty Images)

Sale la preoccupazione per la distribuzione delle dosi di vaccino anti-Covid. Ai ritardi di Pfizer e AstraZeneca oggi si aggiunge anche quello di Moderna. Il commissario straordinario per l’emergenza Domenico Arcuri ha reso noto che anche questa azienda farmaceutica ha comunicato delle dilazioni nelle consegne.

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Vaccini, in ritardo anche Moderna: sale preoccupazione

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(Getty Images)

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La distribuzione del vaccino, per cui ogni singolo Paese aveva stilato un puntuale piano, pare essersi fermata. Dopo Astrazeneca e Pfizer, anche Moderna sembra dover allungare i tempi. Lo comunica Domenico Arcuri. Il commissario straordinario per l’emergenza ha reso noto, riporta l’Ansa, che è stata la stessa casa farmaceutica a darne comunicazione. Arcuri ha affermato che la Moderna ha reso, infatti, edotta l’Italia della circostanza, specificando che delle 166mila dosi che avrebbero dovuto essere consegnate la settimana del 9 febbraio, ne giungeranno solo 132mila. Una riduzione del 20% quindi. Un cumulo di ritardi, che adesso iniziano seriamente a preoccupare. Ad oggi le previsioni di distribuzione cambiano costantemente, tanto che dati alla mano mancherebbero all’appello almeno 300mila dosi.

Fortunatamente la curva epidemiologica sembrerebbe aver arrestato la sua ascesa. Seppur con miglioramenti abbastanza contenuti. Sempre il professor Domenico Arcuri avrebbe affermato sul punto che sino ad oggi un italiano su ventitré avrebbe contratto il virus. Tuttavia, stanti le misure di contenimento adottate, i contagi sarebbero ora sotto controllo: scongiurato ogni ingestibile esplosione.

Eppure non manca di ricordare come frenare questa epidemia sarà possibile solo ed esclusivamente con i vaccini. Ma se questi vengono meno il quadro si complica. Stando a quanto riportato dall’Ansa, Arcuri avrebbe poi sottolineato come lo scorso 20 gennaio è partita la gara per la costruzione dei padiglioni di vaccinazione, e la data di chiusura è fissata al 3 febbraio. Tutto dipenderà dall’inizio della somministrazione di massa, che, però, stante l’assenza di dosi potrebbe ulteriormente slittare

Arcuri ha poi chiosato dicendo che lo scopo dell’Italia è quello di attivare una rete di ricerca superiore rispetto a quella precedente, che sia capace di produrre un quantitativo bastevole di vaccini e medicinali anti Covid. Una scelta che ha spiegato Arcuri non significa un distacco dall’UE.

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Sul punto ha sottolineato come il vaccino di ReiThera sarà efficace, ma che in ogni caso non può considerarsi una “bibita o una merendina” serve del tempo per la sua messa a punto. Si parla della salute delle persone.

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