Francesca Fioretti, dopo Astori ritrova la felicità con un altro calciatore – FOTO

Il settimanale “Chi” ha paparazzato Francesca Fioretti e il difensore dell’Inter Aleksander Kolarov mentre si scambiano un bacio appassionato

 

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Sono ormai passati tre anni dalla morte del difensore Davide Astori e sembra che la sua compagna Francesca Fioretti abbia ritrovato un po’ di felicità al fianco di un altro calciatore della Serie A. Lo scoop arriva dal settimanale di gossip “Chi” che ha paparazzato la ragazza al fianco di Aleksander Kolarov, difensore dell’Inter e della nazionale serba.

I due sono stati visti mano nella mano mentre si scambiavano baci appassionati in giro per Milano. Poi Aleksander ha riaccompagnato Francesca alla stazione Centrale per prendere il treno e tornare a casa. Anche il difensore come la bella modella ha già due figli nati dalla sua precedente relazione, Una e Nikola.

Francesca Fioretti però non dimentica il suo grande amore Davide Astori

Francesca però non ha affatto dimenticato il compagno Davide Astori e anche se la coppia non si è mai sposata la loro storia d’amore si è coronato con la nascita della piccola Vittoria che tanto assomiglia proprio al papà. Francesca ieri però ha deciso di rompere quel silenzio assordante che tiene dentro di sé da troppo tempo e si è aperta sui social ad una confessione importante dopo le ultime indiscrezioni riguardanti la perizia sulla morte di Davide.

In questi anni ho sempre voluto evitare dichiarazioni pubbliche sulla morte di Davide e sul processo in corso. Leggo in queste ore notizie che non sarebbero dovute essere divulgate. Resto stupita da questo passo così avventato e dal fatto che venga fornita un’interpretazione parziale e contraddittoria di una perizia medica che rappresenta a ogni modo solo una di quelle di cui dispone la magistratura”.

Il processo in corso serve ad arrivare a una verità, che non sarà consolatoria in ogni caso: l’idea che la morte di Davide potesse essere evitata aumenta persino il dolore. Nutrivo molti dubbi sull’essere presente di persona alla prossima udienza, ora sento di dover essere lì (…). Il passato e il futuro ci chiedono di essere coraggiosi“, conclude Francesca.

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