La Gioconda lascia il Louvre: la protesta dell’artista

Adirata per la chiusura dei musei, la Gioconda di Leonardo da Vinci esce dal quadro e abbandona il Louvre.

La Gioconda senza la Gioconda. Questa è stata l’incredibile sorpresa per alcuni passanti in rue de Rivoli (Parigi) nel fine settimana. Insieme allo stravagante dipinto, anche un piccolo biglietto lasciato dalla donna più famosa del Louvre: Per favore, fammi sapere quando sarà tutto finito…”. L’opera appartiene allo street artist Toolate, il quale ha deciso di replicare il dipinto più celebre del museo parigino. Il quadro, però, è incompleto. Le montagne e i campi che di solito la incorniciano, si svuotano della protagonista, “uscita” dall’opera in segno protesta contro la chiusura dei musei a causa dell’emergenza coronavirus. “Nessuno ad ammirarla: la Gioconda lascia il Louvre”, ha scritto l’artista sul suo account Instagram.

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Pandemia e crisi culturale

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L’opera ha la cornice, la targa esplicativa e persino la barriera di sicurezza; ma della Gioconda, nessuna traccia: è scomparsa. L’argomento è sensibile: per sollevare la questione relativa alla chiusura dei musei e, in generale, di tutti i luoghi culturali, le pennellate di Toolate denunciano la profonda crisi della cultura e dell’arte, stravolgendo il simbolo per eccellenza di tali attività. “Lo scopo di questo lavoro è sostenere la sfera culturale”, messa in ginocchio della pandemia virale. “Viviamo in un mondo in cui abbiamo il diritto di vendere, di spendere, ma non abbiamo il diritto di istruirci”, ha precisato Toolate.

Il settore è in crisi: il numero di visitatori al Louvre, così come in altri istituti culturali, è diminuito a causa del Covid-19. Privato di turisti, il museo parigino ha subito un calo delle visite del 72% rispetto al 2019 e perdite finanziarie oltre i 90 milioni di euro. In Francia è prevista oggi una manifestazione presieduta dai professionisti della sfera culturale. La protesta si scaglia contro l’incertezza che gli specialisti del settore devono quotidianamente affrontare. Le porte di musei, cinema e teatri restano chiuse al pubblico e le autorità non hanno dato cenno sulla loro riapertura.

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Non è la prima volta che si parla delle esposizioni Toolate durante questa crisi sanitaria. Lo scorso autunno, l’artista ha sparso per la capitale diverse opere di denuncia sociale.

Fonte BFMTV

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