Biden cancella Trump: fermata la costruzione del muro con il Messico

Il neoeletto presidente degli Stati Uniti congela i fondi governativi destinati all’innalzamento del muro.

Oltre a quelli birmani, Joe Biden ha deciso di congelare anche i fondi governativi destinati alla costruzione del muro con il Messico. Il 46° presidente degli Stati Uniti è sempre più lontano dal repubblicano Donald Trump. In una lettera inviata ai leader del Congresso questo giovedì, 11 febbraio, il neoeletto presidente democratico ha giudicato “ingiustificato” il provvedimento del suo ex predecessore. Il governo ha accolto la sua decisione: avviata la revoca della dichiarazione di emergenza nazionale al confine tra Stati Uniti e Messico; senza però sgomberare l’area dai circa 3600 soldati. Nel documento alla presidente della Camera Nancy Pelosi, Biden traccia una linea sopra una delle massime priorità di Trump e ordina che “non vengano più deviati i fondi dei contribuenti americani per l’innalzamento del muro.”

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Biden continua a cancellare Trump

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Il 46° presidente degli Stati Uniti è sempre più distante dalle misure controverse di Donald Trump, ivi comprese le decisioni politiche sull’immigrazione. Queste ultime rappresentano uno dei tratti distintivi dell’amministrazione dell’ex predecessore repubblicano, asceso al potere con la promessa di proteggere il confine statunitense dai migranti illegali attraverso la costruzione del muro con il Messico. La dichiarazione di emergenza attraverso il muro di Tijuana, soprannominato anche muro della vergogna, era stata decretata da Donald Trump nel febbraio 2019. I lunghi dibattiti con il Congresso sui finanziamenti della barriera gli avevano infine consentito la deviazione dei fondi preventivati ​​per altre agenzie verso la creazione del progetto.

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Il Messico continua a celebrare le iniziative del neoeletto presidente. Anche il ministro degli Esteri messicano Marcelo Ebrard aveva salutato tramite un tweet la fine della politica di immigrazione a favore del Daca (Deferred Action for Childhood Arrivals) e della doppia cittadinanza.

Fonte ABC

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