Cyber attacco: rubati i dati medici di quasi 500.000 persone

I sistemi informatici delle strutture sanitarie francesi sembrano essere obiettivo primario degli hacker. Nel mirino i database.

I sistemi informatici delle strutture sanitarie francesi sembrano essere diventati obiettivo primario degli hacker. Dopo gli ospedali di Dax e Villefranche-sur-Saône, anche una trentina di laboratori francesi, specializzati in biologia medica, sono stati presi di mira da nuovi attacchi informatici, di cui l’ultimo ha registrato un furto di informazioni  elevatissimo. Stando a quanto riferiscono i media locali, i dati prelevati illegalmente apparterrebbero a circa 500.000 persone. I file sono liberamente accessibili sul web e contengono precisamente 491.840 nominativi: su ogni riga, fino a 60 informazioni diverse sulla stessa persona.

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Il contenuto sensibile dei file

Computer hacker
Computer hacker (Pixabay)

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Inizialmente condiviso sui forum degli hacker, questo database è sempre più ampiamente distribuito: i documenti circolanti sul web sono oggi visibili insieme a un’ingente quantità di dati sensibili. I file sono difatti associati ai relativi dati personali dei pazienti, quali indirizzo postale, telefono, e-mail e codice fiscale. Alcuni fogli presentano anche indicazioni sul gruppo sanguigno, sul medico curante, nonché commenti sullo stato di salute (compresa un’eventuale gravidanza), trattamenti farmacologici o patologie, ad esempio “HIV positivo”, “paziente sordo”, “Levothyrox” o “tumore al cervello”.

Secondo l’indagine svolta da Checknews – il servizio di verifica dei fatti del notiziario Libération – questi dati corrispondono a campioni prelevati tra il 2015 e il 2020. In quel periodo i laboratori interessati utilizzavano tutti lo stesso software di data entry, curato da Dedalus, il principale fornitore di software diagnostico e medico-amministrativo in Europa e uno dei più grandi al mondo. La fuga di notizie è stata identificata lo scorso 14 febbraio da Damien Bancal. Il giornalista esperto in sicurezza informatica denunciò il fatto sul suo blog Zataz. Nel suo forum il professionista riferisce che il file è stato oggetto di una trattativa commerciale su Telegram ed è stato rilasciato sul web da un hacker a seguito di un’aspra controversia online.

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Stando a quanto riporta Checknews, i dati prelevati provengono ​​da una trentina di laboratori di biologia medica, situati principalmente nel dipartimento nord-occidentale della Francia.

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Fonte Libération

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