Rassegna stampa del 23 febbraio: le notizie più importanti del giorno

Rassegna stampa della giornata di martedì 23 febbraio 2021: le notizie più importanti ed i servizi giornalistici.

https://www.youtube.com/watch?v=EsgrTasqIlc&ab_channel=TgYesLifeMagazine

Frana a Camogli, distrutto il cimitero. Le bare precipitano in mare

Frana cimitero Camogli
Cimitero (Getty Images)

In provincia di Genova, a Camogli, una parte del cimitero comunale è crollata. Con molta probabilità a determinare la frana, l’erosione da parte del mare del costone di Falesia su cui era stata costruita la porzione. Purtroppo, oltre duecento bare sono cadute in mare. L’accaduto è stato ripreso da numerose persone che si trovavano sul posto. La zona era stata già transennata e da giorni pare si sentissero strani rumori, ha riferito un assessore del Comune.

Le bare riversatesi in acqua sono state poi recuperate dai vigili del fuoco del vicino comune di Rapallo, nonché dalla guardia costiera e numerosi sommozzatori.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Frana a Camogli, distrutto il cimitero. Le bare precipitano in mare – VIDEO

Chi era Luca Attanasio, l’ambasciatore in Congo che lottava per la pace

Avrebbe compiuto 44 anni a maggio Luca Attanasio, 44 anni a maggio, era dal 5 settembre 2017 ambasciatore italiano nella Repubblica Democratica del Congo. Laureato alla Bocconi di Milano nel 2001 con il massimo dei voti, il compianto diplomatico, sin da subito comprese quale sarebbe stata la sua strada. Nel 2003 iniziò la sua carriera dopo essersi specializzato presso l’Istituto per gli studi di politica internazionale. Nel 2004 iniziò ad avvicinarsi all’Africa su incarico della Farnesina.

Attanasio era padre di tre figli e marito di Zakia Seddiki, fondatrice e Presidente dell’Associazione umanitaria ‘Mama Sofia’ a sostegno delle donne in Africa. Proprio con lei, lo scorso anno, ha ricevuto il Premio Internazionale Nassiriya per la Pace.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Chi era Luca Attanasio, l’ambasciatore in Congo che lottava per la pace – VIDEO

Fausto Gresini non ce l’ha fatta: il pilota è morto

Purtroppo Fausto Gresini, ex pilota e campione del mondo con la 125, nonché Team Manager dell’omonimo team di moto, è morto. La notizia apparsa qualche giorno fa sui media, che parlavano del suo decesso, era stata smentita dal figlio. Ieri,  però, il grande Gresini davvero non è riuscito più a sconfiggere il Covid e si è spento all’età di appena 60 anni.

A comunicarlo tramite un post Twitter il suo team: “La notizia che non avremmo mai voluto darvi e che siamo costretti a scrivere. Dopo due mesi di lotta contro il covid, Fausto Gresini ci lascia con 60 anni appena compiuti, Ciao Fausto”.

Fausto Gresini era ricoverato all’ospedale Maggiore di Bologna. Aveva contratto il virus due mesi fa e nonostante abbia lottato con tutte le sue forze purtroppo non ce l’ha fatta.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Fausto Gresini non ce l’ha fatta: il pilota é morto – VIDEO

Covid-19, l’Iss: vaccino Astrazeneca più efficace se si prolungano i tempi tra prima e seconda dose

Secondo l’Istituto Superiore di Sanità, il tanto criticato vaccino Astrazeneca avrebbe più efficacia se si prolungano i tempi tra la somministrazione tra la prima e la seconda dose. Una notizia che di certo placa gli animi di chi sino ad oggi, ha sostenuto una sua minor capacità di copertura rispetto a quelli ad mRna.

Non solo, il Ministero della Salute con apposita circolare avrebbe riscritto il limite d’età di chi potrà ricevere il vaccino Astrazeneca; da 55 a 65 anni.

Mentre queste buone notizie iniziano a rasserenare gli animi, dalla Lombardia il neo assessore al Welfare Letizia Moratti ha annunciato che Brescia ed altri Comuni di Cremona e Bergamo finiranno in zona arancione rafforzata. Proprio da li partirà la campagna vaccinale rimodulata della Regione che, afferma la Moratti, vedrà le somministrazioni concentrate proprio in tali comuni a causa di un’importante presenza di varianti e la considerevole pressione sui reparti di terapia intensiva. Per Bertolaso siamo davanti alla tanto temuta terza ondata del virus.

Bollettino del 23 febbraio: in aumento i ricoveri in terapia intensiva

Il Ministero della Salute, nella giornata di ieri, ha aggiornato lo stato dell’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando ai dati, i casi di contagio erano saliti a 2.832.162. Tornavano in crescita i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 387.948, così come i ricoveri in terapia intensiva2.146 in totale.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>  Bollettino del 23 febbraio: in aumento i ricoveri in terapia intensiva

Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine FacebookInstagram e Twitter.

Coronavirus bollettino Italia febbraio
(Getty Images)

guariti erano 2.347.866. Nelle ultime 24 ore si erano registrati 356 decessi che portavano il bilancio totale delle vittime a 96.348.

Impostazioni privacy