Sanremo, i voti al Festival: le pagelle della seconda serata

Termina la seconda puntata della 71 edizione di un Festival di Sanremo imprevedibile e surreale. Ecco le pagelle di tutti i protagonisti della serata.

 

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ELODIE: 9

Come conduttrice ci deve ancora lavorare ma la sua bellezza e l’energia che porta nel medley in cui si esibisce è davvero da applausi. Mette in scena una performance che non ha nulla da invidiare alle artiste internazionali e porta vitalità e ritmo ad un Festival senza picchi. Gli stilisti si sbizzarriscono con lei grazie a un fisico che può permettersi di tutto, persino di osare. Con il racconto della sua vita commuove. Strepitosa.

ACHILLE LAURO: 9

Originale a dismisura, eccentrico quanto basta, fortemente sopra le righe. Più ci si domanda cos’altro possa fare per stupire, più esce fuori dai canoni viaggiando in bilico su un filo sottile che unisce bigottismo e modernità. Chapeau.

LAURA PAUSINI: 10

Un’artista con la A maiuscola. Ne ha calcati di palcoscenici e la sua fama è internazionale ma l’Ariston riesce a commuoverla come la prima volta quando a soli 18 anni, acerba e intimidita, ha sfoderato una voce mai sentita prima. Porta l’eccezionalità. Maestosa.

IL VOLO: 8

In un momento difficile come quello vissuto da Ignazio Boschetto con la perdita del padre, mostrano tutta la loro professionalità non declinando l’invito al Festival e riuscendo a portare a termine una performance che solo in pochi possono permettersi di compiere. Soprattutto alla loro età. Supremi.

GIG D’ALESSIO: 5

La sua performance è opinabile. Del resto Gigi o lo si ama o lo si odia. Ultimamente però ha deciso di cavalcare l’onda della modernità e si esibisce con dei rapper che lo fanno ringiovanire di qualche decennio. Buona l’iniziativa ma sicuramente non dà il meglio di sè. Si può fare di più.

FAUSTO LEALI: 4,5

Da un veterano come lui ci si aspetta una dimostrazione di canto, interpretazione ed esibizione da manuale. Ma invece una stecca clamorosa rovina tutto e macchia una performance che avrebbe dovuto essere un tripudio alla sua carriera. Imprevisto.

GIGLIOLA CINQUETTI: 4,5

Nel 1964 vince il Festival di Sanremo e l’Eurovision Song Contest, torna dopo ben 57 anni dimostrando ancora di Non avere l’età ma nonostante ciò anche lei pecca l’esibizione con una stonatura che non ti aspetti. Imprevisto 2.

MARCELLA BELLA: 8

L’unica del trio dei grandi veterani che non sbaglia la performance e mette in mostra tutto il suo talento con una voce indistinguibile. Cambia look ma la base resta la stessa. Professionista.

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I voti dei 13 big di questa sera

 

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ORIETTA BERTI: 7

Sul palco dell’Ariston torna la classe e l’esperienza di un’artista che mancava da ben 29 anni. Non c’erano dubbi sull’esecuzione impeccabile della sua performance. Impossibile giudicare chi ha calcato per la prima volta quel palcoscenico 55 anni fa. Tripudio.

BUGO: 5

Sale sul palco anche senza Morgan, e stavolta senza ‘le brutte intenzioni’. Eppure quest’anno da solo non lascia il segno. Impresa troppo ardua riuscire a far parlare di sé com’è stato l’anno scorso soprattutto se porta una canzone mediocre. Look antiquato e fuori luogo ma sono peggio le stonature. Scadente.

GAIA: 7

Porta a Sanremo un brano musicale che sicuramente ascolteremo fino allo sfinimento nei prossimi mesi e che probabilmente sceglieremo per le nostre Stories di Instagram, magari quest’estate mentre siamo al mare. Bellissimo il suo look firmato Salvatore Ferragamo e la voce suadente ma il ritmo spagnoleggiante stona con il testo in italiano. Musicale.

LO STATO SOCIALE: 5,5

Sicuramente avranno pensato molto a come stupire il pubblico dell’Ariston dopo il successo del 2018. In quell’occasione erano arrivati secondi portando una ventata d’aria nuova ma stavolta risultano monotoni e ripetitivi. Forse la vera originalità stava nella semplicità. Stantii.

LA RAPPRESENTANTE DI LISTA: 4,5

Brano dal ritmo ripetitivo, che ti entra in testa e non sai come farlo uscire. Abiti dal colore troppo vistosi e cercano di dominare la scena muovendosi qua e là ed esagerando nell’interpretazione di un testo che in realtà non dice niente. Strafanno.

MALIKA AYANE: 8

Il suo grande dono è quello di saper tenere gli occhi degli spettatori tutti incollati su di sé. E questa sera, sarà stato per il suo abito ricercato, per quella voce inconfondibile, per il brano dal groove coinvolgente ma senza dubbio è una delle note positive di questo Festival. Inconfondibile.

EXTRALISCIO feat. DAVIDE TOFFOLO: 6

Un pezzo decisamente inconsueto sul placo dell’Ariston e decidono di portare in scena la musica popolare. Il cantante mascherato mixa più generi e alla fine il risultato non è malvagio. Popolari.

ERMAL META: 9

Solo applausi per un’artista che ogni volta che sale sul palco dell’Ariston non delude. Per lui non esiste la regola “l’importante è partecipare” va lì per vincere e ad ogni edizione centra in pieno la canzone che porta in gara. Esibizione sempre precisa ed emozionante. Non ne sbaglia una.

RANDOM: 5

Un rapper che cambia genere apposta per il Festival. Si denaturalizza e sicuramente la voce non è il suo punto forte. Nel brano manca la verve ma almeno stasera ha realizzato un sogno. Non convincente.

FULMINACCI: 6,5

Racconta una storia e ci si immedesima, porta la chitarra e la suona per davvero. Il giovane artista romano col suo indie almeno non si snatura e porta quello che sa fare. Buona la prima.

WILLIE PEYOTE: 6,5

Un brano che non è di certo scontato, una di quelle canzone che va ascoltate e non bisogna ignorare il testo perché senza significato ma leggerlo attentamente e trarne le proprie conclusioni. Tuttavia il pezzo forte del suo brano è la musicalità e la ridondanza che fanno entrare in testa il motivetto al primo ascolto. Da tenere d’occhio.

GIO EVAN: 5

Probabilmente sarebbe stato meglio continuare a leggere le sue massime su Instagram per rimanere nel dubbio che si trattasse di un poeta moderno di un certo livello. Stasera non ha dato il meglio di sé o almeno ha deluso le aspettative di chi è abituato a condividere le sue frasi sui social e si aspettava di poterlo fare da stasera con una canzone profonda e toccante. Ma è un omonimo?

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IRAMA: 8

La sua partecipazione sarebbe dovuta saltare perché un membro del suo staff è risultato positivo al Covid, avevano annunciato l’eliminazione invece Irama è ancora in gara e con un ottimo risultato. Direttamente dalla sua camera d’albergo, senza neanche dover fare i conti con l’ansia da prestazione, si ritrova al terzo posto della classifica generale. Racconta la voglia di ripartire quando si è catapultati nel buio, un po’ come gli è successo in questa occasione. Positivo.

 

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