Willy Peyote ed Ermal Meta: scoppia la polemica:”Dimmelo in faccia”..

Polemica in live-streaming tra Villie Peyote ed Ermal Meta al Festival di Sanremo. “Ermal il primo posto non se lo meritava  per niente”. 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Ludwig van Peyote (@williepeyote)

 

Si è accesa una forte polemica tra Willie Peyote ed Ermal Meta, in live-streaming, al 71° Festival di Sanremo. Il rapper  – in gara con il brano “Mai dire mai”- si è espresso sulla scelta di Ermal Meta di esibirsi durante la serata delle cover con il brano “Caruso” di Lucio Dalla. L’interpretazione del cantante albanese è piaciuta tato, infatti ha vinto il primo posto sugli altri 25 artisti in gara.

“Ermal il primo posto non se lo meritava per niente”ha detto Willie Peyote durante “Le cattive intenzioni”.

La diretta è stata trasmessa su Twitch, tutte le sere raccontava i momenti della Kermesse.

Willie Peyote continua senza peli sulla lingua: “Non ho alcun motivo personale per avercela con lui ma ha cantato “Caruso” nel giorno del compleanno di Lucio Dalla ed è stata una scelta molto ruffiana. Canta poi molto bene ma Annalisa, a confronto è il vulcano Etna. Non ho idea del perché di questa classifica. So che non si dovrebbe dire e che non sta bene ma la penso così”

 

LEGGI ANCHE —–> Stefano D’Orazio, nessun omaggio al Festival: l’ira di Red Canzian

Ermal Meta non ci sta e non le manda a dire

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Ermal Meta (@ermalmetamusic)

 

LEGGI ANCHE —–> Sanremo 2021, censurate le immagini di Elodie e Pausini. Cosa succede?

Meta non è stato zitto dinanzi a tali critiche, ed ha replicato sul suo profilo Twitter: “Caro Willie Peyote, voglio farti un dispetto e dirti quello che penso. Penso che tu sia bravo. Ieri eravamo a due metri di distanza nei camerini e, se mi avessi detto di persona queste parole, saresti stato il coraggioso che appari sul palco. Buona fortuna e buona musica”.

Il cantante continua senza freni: “Ho scelto per la serata cover “4 marzo”, una canzone molto difficile e non sapevo che avrei dovuto cantarla il 4 marzo. È stata una coincidenza molto bella. Ho cercato di cantarla nella maniera migliore possibile. Ultimamente cantare bene pare un crimine. I cantanti devono cantare. Non capisco le critiche”.

 

Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine FacebookInstagram e Twitter

 

 

 

Visualizza questo post su Instagram

 

Un post condiviso da Sanremo Rai (@sanremorai)

 

Nella stessa diretta live-streaming Peyote non fa sconti a nessuno, ha espresso il suo giudizio anche su Francesco Renga: “Renga era uno dei rappresentanti della bella vocalità italiana ma stasera ha cagato sul microfono, dico soltanto che sembrava Aiello”.

 

Impostazioni privacy