Covid-19, il bollettino del 14 marzo: 21.315 casi e 264 vittime

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, domenica 14 marzo, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.

Bollettino coronavirus mappa regione
(Ministero della Salute)

Il Ministero della Salute ha pubblicato sul proprio sito il bollettino relativo all’epidemia da Covid-19 diffusasi da oltre un anno. Stando ai dati odierni, i casi di contagio sono saliti a 3.223.142 con un incremento di 21.315 unità. Salgono ancora i soggetti attualmente positivi che ad oggi sono pari a 531.266 (+11.205), così come i ricoveri in terapia intensiva (+100) che ad oggi risultano essere 3.082 in totale. Il numero dei guariti è giunto a 2.589.731 con un incremento di 9.835 unità rispetto a ieri. Si aggrava ancora il bilancio delle vittime in Italia con 264 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 102.145.

La Regione Emilia Romagna, si legge nelle note, ha eliminato 8 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare. Anche la Provincia Autonoma di Bolzano ha eliminato 3 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

Covid-19, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia di sabato 13 marzo

Covid-19 bollettino 14 marzo
(Getty Images)

Nella giornata di ieri sono stati resi noti come di consueto i numeri riguardanti la pandemia da Covid in Italia. Stando a quanto riferito dal Ministero della Salute attraverso tabella sanitaria, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era aumentato a 3.201.838. In crescita anche i soggetti attualmente positivi che erano pari a 520.061. Aumentavano anche i ricoveri in terapia intensiva giunti a contare 2.982 pazienti. Il dato dei guariti era arrivato a 2.579.896. Purtroppo saliva ancora il bilancio dei decessi che raggiungevano il totale di 101.881.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 13 marzo: i dati della pandemia di oggi in Italia

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di venerdì 12 marzo

Pubblicato nella giornata di venerdì il consueto bollettino relativo all’epidemia da Covid-19 diffusasi in Italia. Stando ai dati del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 3.175.807. Salivano anche i soggetti attualmente positivi che risultavano essere 509.317 ed i pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva2.914 in totale. I guariti nel nostro Paese erano 2.564.926. Il bilancio totale delle vittime saliva a 101.564.

La Regione Emilia Romagna, si leggeva nelle note, comunicava la sottrazione dal totale di 34 casi, positivi a test antigenico ma non confermati da tampone molecolare.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 12 marzo: 26.824 nuovi casi e 380 decessi

Vaccino AstraZeneca, il parere degli esperti. Cosa succede ora?

La carenza di dosi ed i continui ritardi nelle consegne, non stanno per nulla agevolando la campagna vaccinale. Se a ciò si aggiunge che in molti non stanno rispondendo al richiamo, è evidente che l’uscita da questa pandemia sarà molto più difficoltosa di quanto si è creduto all’inizio.

In un quadro, già così precario, si aggiungono poi i timori su uno dei vaccini: l’AstraZeneca. Dopo la morte di due appartenenti alle Forze dell’Ordine, ai quali era stato somministrato, l’Aifa ha disposto il ritiro del lotto ABV856 per cercare di appurare se vi sia una correlazione o meno tra inoculazione e decesso. Nel frattempo, però, la notizia ha scosso il Paese e molti tra quelli che avrebbero dovuto ricevere la dose di vaccino AstraZeneca si sono tirati indietro. Nonostante ciò, la campagna vaccinale utilizzando quest’ultimo prosegue.  Non potrebbe essere diversamente, considerato che secondo numerosi virologi sarebbe tutta una paura ingiustificata. A parlare luminari ed esperti.

Massimo Galli, Fabrizio Pregliasco e Matteo Bassetti, hanno espresso il loro punto di vista.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Vaccino AstraZeneca, il parere degli esperti. Cosa succede ora?

Vaccino Italia: ritardo per Johnson&Johnson e tagli AstraZeneca

Stenta a decollare la campagna vaccinale in Italia. Mentre l’annuncio dell’arrivo del vaccino Johnson&Johnson parla di una distribuzione che inizierà nel mese di aprile, la società AstraZeneca rende noto che vi saranno nuovi ritardi nelle sue dosi.

Il piano varato dal commissario straordinario per l’emergenza Covid-19, Francesco Paolo Figliuolo sarà costretto ad essere revisionato. Purtroppo la comunicazione di nuove variazioni ai piani impone una corsa ai ripari. Nuovi ritardi e tagli, inficiano quella efficienza tanto voluta dal Premier Mario Draghi sulla somministrazione dei vaccini.

Anche la lunga attesa per ricevere i vaccini della Johnson&Johnson non i certo aiutano. Ma qui la questione è politica. Secondo alcune fonti interne, il tutto dipenderebbe dalle scelte operate dal Presidente Usa Biden. È, infatti, proprio nel Paese a Stelle e Strisce che risiede la multinazionale produttrice del vaccino. Il successore di Donald Trump vorrebbe dapprima coprire il maggior numero di cittadini americani, al fine di raggiungere una copertura totale entro luglio.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Vaccino Italia: ritardo per Johnson&Johnson e tagli AstraZeneca

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Il quadro per l’Italia non è, dunque, dei più rosei. AstraZeneca si sarebbe vista in difficoltà anche a causa del rallentamento delle concessioni che sarebbero dovute arrivare per consentire la sua produzione anche in Olanda. Si allontana sempre più il tanto anelato traguardo delle 40milioni di dosi per l’UE entro fine marzo e con esso quello delle 70mila per giugno.

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