Orrore in Usa, bambino trovato morto in una pozza di sangue: la ricostruzione

Un bambino di 7 anni è stato vittima di un brutale omicidio: arrestato l’uomo ritenuto responsabile di averlo massacrato con un martello.

Scena del crimine
(Getty Images)

Macabro e disumano quanto avvenuto a Beckley, in West Virginia, negli Stati Uniti. Una donna, rifugiatasi da un vicino, avrebbe chiamato nel cuore della notte il 911 denunciando di essere stata brutalmente aggredita dal proprio compagno tra le mura domestiche. In preda al panico avrebbe immediatamente riferito che all’interno dell’abitazione era, però, rimasto il suo figlioletto di 7 anni.

Ad attendere la polizia, una scena dell’orrore: il piccolo giaceva privo di vita in terra, ricoperto di sangue. Era stato brutalmente aggredito con un pesante oggetto.

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Polizia Usa (Getty Images)

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Stando a quanto riferiscono fonti locali e la redazione di Wtov9, un uomo di 34 anni è stato arrestato a Beckley, in West Virginia (Usa) con l’accusa di aver ucciso un bambino di soli 7 anni e per aver ferito la compagna, nonché madre della vittima. Un omicidio brutale, afferma la polizia. Il piccolo sarebbe stato rinvenuto all’interno dell’appartamento in cui viveva con la famiglia, riverso in terra, con il corpo interamente ricoperto di sangue. Secondo una prima ricostruzione da parte delle autorità, pare che l’uomo, ora in manette, di nome Rashad Akheem Thompson lo abbia picchiato a morte con un martello. Il 34enne, trovato sulla scena del crimine all’arrivo degli agenti, è stato tradotto in carcere giovedì mattina. Ora è in attesa di processo.

A chiamare il 911 la madre della vittima, Felicia Brown. La donna, ricoperta di sangue in volto, intorno alle 3 del mattino avrebbe contattato la polizia dal telefono dell’abitazione di un vicino presso cui si era rifugiata. Subito avrebbe riferito agli agenti dell’aggressione subita da parte del compagno e che all’interno del proprio appartamento con lui era rimasto il figlioletto di 7 anni.

Immediatamente una squadra di agenti sarebbe sopraggiunta sui luoghi e dopo aver trovato un contatto con il 34enne sarebbe riuscita a fare ingresso nella casa della donna. È lì che avrebbero effettuato la macabra scoperta, nonché il ritrovamento della presunta arma del delitto: un martello. Ad essere rinvenuto anche un coltello rotto sul pavimento. L’uomo è stato messo subito in manette.

La polizia, riporta la redazione di Wtvo9, avrebbe ascoltato un testimone il quale avrebbe assistito parzialmente ai fatti. Si tratta del vicino presso cui la donna avrebbe trovato riparo. L’uomo ha detto di essere stato svegliato nel cuore della notte dalla Signora Brown la quale presentava delle lesioni di arma da taglio al volto. In preda al panico avrebbe chiesto di andare a recuperare i suoi figli dall’appartamento e sottrarli alla furia del compagno. Già, perché all’interno della casa i bambini erano due: uno di 2 anni ed il più grande di 7, purtroppo poi ucciso.

Il vicino si sarebbe lanciato all’interno della casa della donna e sarebbe riuscito a trarre in salvo solo il più piccolo, prima che il 34enne iniziasse a correre contro di lui. Successivamente, in un secondo momento avrebbe provato ad accedere di nuovo alla casa, per tentare di salvare anche il bambino più grande. Ad attenderlo però il macabro omicidio. Avrebbe, infatti, visto Thompson colpire ripetutamente una parte del divano, ma non riusciva a vedere né cosa né tantomeno con quale strumento lo stesse facendo. Non avrebbe mai potuto immaginare cosa sarebbe accaduto.

Scappato per la seconda volta sarebbe rientrato in quell’appartamento solo quando c’era ormai già la polizia. In quel momento, riporta la redazione statunitense di Wtvo9, avrebbe visto il corpo del piccolo in una pozza di sangue, proprio dove aveva visto Thompson in piedi che scuoteva un pesante oggetto.

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Polizia Usa
Polizia (Getty Images)

Rashad Akheem Thompson è accusato di omicidio, tentato omicidio, abuso su minore da cui è derivato l’evento morte, nonché lesioni. Ad oggi, il 34enne è detenuto presso la prigione della contea in attesa di processo. Se le accuse dovessero essere confermate l’uomo rischierebbe l’ergastolo.

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