Omicidio coniugi di Bolzano, desegretata la confessione di Benno: il motivo è agghiacciante

Benno Neumair ha raccontato cosa scattò nella sua testa il giorno dell’omicidio dei genitori, all’origine una questione legata ai soldi

Omicidio Neumair confessione Benno
Coniugi Neumair (Foto Facebook)

Il caso del duplice omicidio di Bolzano con la morte dei coniugi Laura Perselli e Peter Neumair per mano del figlio Benno, ha lasciato col fiato sospeso tutto il Paese. Possiamo ritenerlo a pieno titolo il caso di cronaca di maggior rilievo di questi primi mesi del 2021, sia per l’atrocità con cui sono stati massacrati i genitori, ma anche per la freddezza dimostrata dall’omicida fin dalle prime battute delle indagini.

Finora le confessioni di Benno sono state labili e poco comprensibili, ma la trasmissione “Quarto Grado” ha finalmente riportato alcuni stralci dei verbali desegretati nei giorni scorsi dalla Procura di Bolzano, dove proprio il giovane spiega ciò che lo ha spinto ad ammazzare i genitori, ammettendo quindi le sue responsabilità.

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Benno confessa la morte dei genitori, i particolari nelle sue parole

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Che padre e figlio discutessero spesso era noto alla procura fin dall’inizio delle indagini, e anche il giorno dell’omicidio Peter lo avrebbe rimproverato per il fatto di non aiutare mai in casa. “È scoppiata una discussione sui soldi” – ha detto Benno agli inquirenti.

Io ho sempre dato 350 euro per l’affitto ai miei genitori, già da quando sono tornato a Bolzano. (…) Mio padre insisteva che dovevo uscire di casa, che mia sorella, invece, si pagava da sola un appartamento in Germania. Io mi sentivo male dentro”, ha continuato il ragazzo che da tempo soffre di gravi problemi psichiatrici.

Poi l’aggressione all’uomo nel suo racconto concitato: “Siamo cascati insieme per terra, ricordo solo che ho stretto (la corda per arrampicata, ndr) molto forte”. Riguardo la morte della madre, Benno prosegue spiegando che sentendo il chiavistello della porta che si apriva, la sua mentre ha deciso di ricalcare l’azione appena compiuta. “Mi sono mosso verso la porta, è entrata la mamma, avevo ancora il cordino in mano e mi è venuto di fare la stessa roba, senza nemmeno salutarla”, ha riferito.

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Ricordiamo che al momento il corpo di Peter non è ancora stato rinvenuto, proseguono le indagini e l’interrogatorio del ragazzo per venire a capo anche di questa scomparsa e dare una degna sepoltura all’uomo.

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